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Giallo di Eboli, oggi si svolgerà l’autopsia su Salvatore Gallo: aperta inchiesta per chiarire il decesso del 36enne

Eboli Pontecagnano morto campo tiro

Immagine di repertorio

Oggi, martedì 19 novembre, si svolgerà l’autopsia su Salvatore Gallo il 36enne trovato morto al poligono di tiro ad Eboli: aperta inchiesta per chiarire il decesso. Sembra che sul corpo ci fosse un foro di entrata (probabilmente di un colpo di fucile) vicino al mento. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.

Eboli, oggi l’autopsia su Salvatore Gallo

Questa mattina si svolgerà l’autopsia su Salvatore Gallo, il 36enne di Pontecagnano deceduto al poligono di tiro in località Acqua dei Pioppi. L’operaio lascia tre figli. Gallo è morto a causa di un colpo di fucile, con un foro di entrata vicino al mento. Gli investigatori non nutrono dubbi sul fatto che si tratti di un suicidio, poiché il 36enne sembrava essere in preda a una crisi matrimoniale irreversibile. Domenica sera, al poligono di tiro, è stata effettuata un’ispezione esterna del corpo, che è stato poi trasferito all’obitorio dell’ospedale di Eboli. Tuttavia, il medico legale Luigi Mastrangelo ha ritenuto necessario chiarire alcuni aspetti poco chiari riguardo alla dinamica dell’incidente, procedendo con l’autopsia prevista per oggi. Anche il pm responsabile delle indagini, Simone Teti, condivide questi dubbi.

I carabinieri hanno proceduto al sequestro del fucile e dell’intera struttura sportiva per accertare il rispetto delle norme di sicurezza. L’indagine è coordinata dal capitano Greta Gentili.

Aperta inchiesta

Al momento del suicidio, Gallo era accompagnato da un operatore del poligono, il quale avrebbe dovuto attivare i piattelli da colpire. Il 36enne, in quel frangente, avrebbe spostato la canna del fucile e aperto il fuoco contro se stesso. L’inchiesta dovrà stabilire se vi siano responsabilità da parte di terzi. Le indagini sono condotte dai carabinieri di Eboli. Sembra che il 36enne non avesse il porto d’armi, ma fosse comunque abilitato a praticare questa disciplina sportiva. Il pm Teti potrebbe ascoltare nei prossimi giorni l’operatore del poligono presente al momento della tragedia, poiché le sue dichiarazioni rilasciate subito dopo l’accaduto non sono sembrate coerenti.

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