L’intero Nord America, dal Messico al Canada, si è fermato per ammirare l’eclissi di sole, la prima del secolo ad attraversare i tre Paesi, dopo quella del 2017 che oscurò prevalentemente gli Stati Uniti. Tutti pazzi per il ‘sole nero’, che ha tenuto col naso all’insù mezzo continente, tra eventi speciali, scuole chiuse, stadi pieni, hotel esauriti, nozze di massa, esperimenti scientifici e le immancabili teorie cospirazioniste, da quelle apocalittiche a quelle politiche.
Eclissi di sole 8 aprile: per molti è l’inizio della fine del mondo
Solo negli Stati Uniti si calcola un pubblico di oltre 200 milioni di spettatori, come se ci fossero stati 50 SuperBowl in contemporanea dal Texas al Maine. Senza contare i miliardi di persone in tutto il mondo che hanno assistito all’eclissi più social di sempre in tv o sul web.
E c’è chi associa l’evento dell’8 aprile alla fine del mondo: da sempre, infatti, il fenomeno affascina e inquieta le persone che si trovano ad assistere a una “notte improvvisa” nel bel mezzo del giorno, per una manciata di minuti in cui l’allineamento di Sole, Luna e Terra proietta l’ombra del satellite sul nostro pianeta.
Nelle scorse ore ha fatto scalpore una dichiarazione della deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene, secondo la quale l’eclissi “è un segnale divino per dire all’America che deve pentirsi dei suoi peccati“. E poi conclude: “Prego che il Paese ascolti”.