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Ecobonus: 110%, 65% e 50% cos’è, come funziona e a chi spetta

Ecobonus 2020 al 110%: ultime notizie, cos’è, come funziona, come ottenere, domanda e Sismabonus 110%.

  • estensione Ecobonus 110 per cento: approvata la proposta di aumentare la detrazione Ecobonus e Sismabonus al 110% cd. “superbonus” , misura fortemente voluta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, anche alle seconde case (villette mono e bifamiliari e condomini), al terzo settore e alle associazioni e società sportive dilettantistiche limitatamente agli spogliatoi. Restano escluse le abitazioni più lussuose, le ville e i castelli.
  • Il superbonus viene inoltre esteso fino al 30 giugno 2022 solo per gli interventi di efficienza energetica per le case di edilizia popolare. Si potrà beneficiare della detrazione solo per interventi effettuati su un massimo di due unità immobiliari, fermo restando il riconoscimento, senza limitazioni, delle stesse detrazioni per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio.
  • Il superbonus 110% sulle ristrutturazioni edilizie diventerà strutturale. Ad annunciarlo il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, in un’intervista rilasciata alla Stampa.

Ecobonus 2020 al 110% cos’è e come funziona:

Confermato l’Ecobonus al 110% nel nuovo decreto RIlancio il cui testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è pertanto in vigore.

Il Governo al fine di sostenere il settore edile nell’emergenza Coronavirus ha approvato due novità importanti il superbonus 110 per cento e lo sconto in fattura immediato anche per interventi rientranti nel bonus ristrutturazione e bonus facciate.

In particolare nel decreto Rilancio 2020, c’è:
  • l’aumento delle percentuali delle detrazioni per il Sismabonus ed Ecobonus al 110 per cento;
  • la possibilità di  usufruire immediatamente dello sconto fiscale con lo sconto in fattura e lo sconto del credito.
  • Inoltre l’articolo 121 del decreto Rilancio prevede l’estensione dello sconto immediato o cessione del credito ai privati che realizzano lavori incentivati con il “vecchio” bonus ristrutturazioni e al bonus facciate.

La misura è stata fortemente voluta da Riccardo Fraccaro sottosegretario alla presidenza, per far ripartire il settore edilizio così fortemente danneggiato dall’epidemia.

Ecobonus 2020 al 110% come funziona il Superbonus:

In base a quanto previsto dal decreto Rilancio ecco come funziona Ecobonus 2020 al 110% con sconto immediato.

La percentuale al 110 per cento è applicabile a tutti gli interventi oggi incentivati con l’ecobonus «a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi» elencati di seguito. Pertanto al esempio il bonus infissi al 110% è fruibile solo se agganciato a questi interventi trainanti ad alta efficienza energetica. Ciò significa che se si cambiano le gli infissi contestualmente al cappotto termico dell’edificio, allora la spesa è detraibile al 110%.

Per poter accedere al 110%, gli interventi devono assicurare, oltre al rispetto dei requisiti tecnici minimi indicati dalla legge, il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio. Nel caso in cui non sia possibile, sarà sufficiente il conseguimento della classe energetica più alta, «da dimostrare mediante l’attestato di prestazione energetica (Ape), rilasciato da tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata».

 

Gli interventi che danno diritto al Superbonus al 110% sono:

  • interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo, entro un limite di 60 mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio (il ‘cappotto’ degli edifici).

  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, ibridi o geotermici con abbinamento eventuale ai sistemi fotovoltaici (limite di spese a 30 mila euro moltiplicato per le unità immobiliari) simili interventi sugli edifici unifamiliari (terzo tipo) con liminte secco a 30 mila euro.
  • La detrazione al 110% spetta anche per le spese relative a specifici interventi antisismici sugli edifici, sempre che sia contestualmente stipulata una polizza assicurativa a copertura del rischio di eventi calamitosi. Il sismabonus è ammesso non solo nelle zone sismiche 1 e 2 ma anche nella zona 3 che supera i 1.500 comuni di appartenenza.

  • La detrazione o sconto al 110% spetta anche per gli impianti fotovoltaici e accumulatori ad essi integrati, se l’installazione dei pannelli avviene insieme agli interventi strutturali elencati sopra, o a queli anti-sismici, ed è subordinata alla cessione in favore del GSE dell’energia non autoconsumata in sito.
  • Per le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, anch’esse incentivate al 110% ma con l’obbligo di intervento strutturale abbinato.

Con l’Ecobonus al 110% “il contribuente potrà optare per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore, che potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari, ovvero per la trasformazione in un credito di imposta”.

Questo significa che il condominio potrà appaltare lavori per 100 ed incassare uno sconto dal fornitore, che incassa la liquidità (100) dalla banca girandole un credito fiscale da 110. Con questo meccanismo i condomini avrebbero i lavori gratis, le imprese un pagamento sicuro dei lavori e per le banche un margine del 10% dilanzionato in cinque anni.

Ecobonus 2020 al 110% con sconto in fattura:

Decreto Rilancio Ecobonus 110% con sconto in fattura: Lo sconto immediato Ecobonus sul prezzo di vendita è una novità introdotta dal Decreto RIlancio che ha previsto lo sconto al posto della detrazione per le spese rientranti nell’Ecobonus o anche nel Sismabonus, qualora comportino un efficientamento energetico degli edifici.

Con l’Ecobonus al 110% “il contribuente potrà optare per un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte del fornitore, che potrà recuperarlo sotto forma di credito di imposta cedibile ad altri soggetti, comprese banche e intermediari finanziari, ovvero per la trasformazione in un credito di imposta”.

 

Ciò significa che:

  • il condominio può appaltare i lavori per 100 ed incassare uno sconto dal fornitore,
  • il fornitore incassa la liquidità (100) dalla banca girandole un credito fiscale da 110.

Con questo meccanismo i condomini avrebbero i lavori gratis, le imprese un pagamento sicuro dei lavori e per le banche un margine del 10% spalmato in cinque anni.

 

Ecobonus 2020 al 110% con cessione del credito:

L’attuale normativa prevede che solo per gli interventi di efficientamento energetico (sia sulle parti comuni dei condomini, sia sul singolo immobile) la detrazione spettante possa essere ceduta ai fornitori o ad altri soggetti privati.

Ai contribuenti incapienti, ossia coloro che nell’anno di riferimento hanno diritto a detrazioni fiscali più alte delle imposte da pagare, è concessa la possibilità di cedere il credito anche alle banche o a intermediari finanziari.

Con il nuovo decreto RIlancio invece tutti i contribuenti possono accedere alla cessione del credito corrispondente all’ecobonus alle banche o alle imprese che effettuano i lavori.

Ecobonus 2020 al 65% e 50%:

Per chi non rientra nei casi sopra elencati continua ad applicarsi l’ Ecobonus 2020 per la riqualificazione energetica.

Nell’Ecobonus rientrano anche i lavori di messa in sicurezza dei giardini condominiali nonché la rimozione dell’amianto dai tetti, oltre, le nuove detrazioni fiscali con il bonus ristrutturazioni 2020 ed il bonus riqualificazione energetica 2020, modulate, e quindi diverse, in base al grado di efficientamento raggiunto dall’immobile con gli interventi eseguiti.

Dal 2020 è stato previsto lo stop allo sconto in fattura per chi effettua lavori agevolabili con l’Ecobonus e Sismabonus, a prevederlo un emendamento alla Manovra 2020 approvato dalla Commissione Bilancio del Senato che ha modificato la norma del decreto crescita.

Ma vediamo in dettaglio Ecobonus 2020 cos’è e come funziona, a chi spetta, e per quali lavori ed interventicosa cambia con la nuova legge di Bilancio 2020 e con il decreto Crescita.

Ecobonus 2020 proroga legge di Bilancio:

Quali sono i bonus casa 2020 sono stati riconfermati dalla Legge di bilancio 2020?

 bonus casa 2020 che sono stati prorogati con la Legge di Bilancio 2020 senza variazioni e mantenendo le modifiche operate su alcune detrazioni fiscali, sono:

  • Bonus ristrutturazioni 50% per gli interventi di ristrutturazione per una spesa massima fino 96mila euro sia per le singole abitazioni che per i condomini, ivi compresa la manutenzione ordinaria, confermata la proroga per tutto il 2020;
  • Bonus mobili ed elettrodomestici con detrazione del 50% per una spesa massima di 10.000 euro ma solo se l’acquisto è a seguito ristrutturazione, confermato per tutto il 2020;
  • Ecobonus per il risparmio energetico al 65%: la detrazione Ecobonus 2020 scende in alcuni casi specifici, ad esempio la nuova detrazione per il bonus caldaia che sarà ancora il seguente:
    • detrazione 65%: se si installa una caldaia a condensazione di classe A con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
    • detrazione 50% se si istalla una caldaia a condensazione di classe A;
    • detrazione 0%: se si istalla una caldaia di classe B.
  • Sismabonus 2020: già riconfermato fino al 2021. Ricordiamo che da quest’anno il bonus è stato ampliato per i condomini: se infatti ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, possono beneficiare di una detrazione unica con il nuovo bonus unico condomini se effettuano lavori di Ecobonus + sismabonus.
  • Detrazione 50% Iva pagata per chi acquista dal costruttore una casa di case in classe A o B, non riconfermata.
  • Confermato il bonus verde giardini terrazzi e balconi, anche condominiali, con detrazione 36% per un massimo di spesa pari a 5.000 euro.
  • Bonus zanzariere e bonus tende sole se dotate di schermatura solare e bonus infissi, al 50%.

Quali sono i bonus casa con la riconferma dell’ampliamento?

  • Tra i bonus casa prorogati c’è il bonus verde per gli interventi di riqualificazione urbana, il piano del governo è quindi quello di riconfermare la detrazione del 50% riconosciuta con il bonus ristrutturazioni anche ai lavori di verde urbano finanziati da privati, ai lavori condominiali al fine di favorire il rifacimento delle facciate dei palazzi, estensione dell’ecobonus.
  • Ecobonus confermate le detrazioni fiscali: un’altra novità introdotta da quest’anno che rimane anche per tutto il 2020 è la rimodulazione delle percentuali di detrazione legate al bonus risparmio energetico in base agli obiettivi raggiunti anche in termini di impatto sulle emissioni, per quanto riguarda le caldaie a condensazione.
  • Sismabonus: la detrazione fiscale che spetta fino al 31 dicembre 2021.
  • La detrazione Sismabonus è anche per le spese di certificazione statica ad opera di professionisti, il sismabonus esteso ai capannoni delle imprese.
  • Nuovo bonus facciate 2020 con detrazione spese del 90%.


Ecobonus 2020 che cos’è e come funziona:

L’Ecobonus 2020 è un’agevolazione fiscale prevista per i contribuenti che sostengono spese per interventi di riqualificazione energetica nella propria casa, sugli edifici condominiali o sugli uffici, negozi, capannoni.

Tale agevolazione, consiste in una detrazioni dall’Irpef se la spesa è effettuata dal contribuente privato o dall’Ires se impresa o società, che lo Stato riconosce quando vengono eseguiti lavori per aumentare l’efficienza energetica degli edifici già esistenti.

Sono spese detraibili Ecobonus e quindi agevolabili quelle sostenute per ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamento, per migliorare e mantenere il calore all’interno dell’edificio come ad esempio la pavimentazione, finestre e infissi o coibentazioni, oltre che l’installazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, quindi meno spreco di energia, più risparmio e maggiore efficienza energetica.

La detrazione Irpef spettante per questo tipo di interventi è al 65%.

Attualmente però il tetto di spesa massima con l’Ecobonus, a prescindere dalla categoria catastale degli immobili esistenti, è:

  • Interventi riqualificazione energetica di edifici esistenti 100.000 euro;
  • Involucro edifici esistenti ad esempio interventi su pareti, finestre e infissi il tetto di spesa massima è di 60.000 euro;
  • Installazione di pannelli solari 60.000 euro;
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale 30.000 euro.

Importante: per effetto della nuova legge di Bilancio 2020 è confermata la seguente detrazione fiscale Ecobonus 2020:

  • per le spese di sostituzione di infissi e schermature: detrazione scende al 50%;
  • caldaie a condensazione: per chi sostituisce la caldaia, spetta la seguente detrazione:
    • detrazione 65%: se si installa una caldaia a condensazione di classe A con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
    • detrazione 50% se si istalla una caldaia a condensazione di classe A;
    • detrazione 0%: se si istalla una caldaia di classe B.

Ecobonus 2020 agenzia entrate: a chi spetta detrazione fiscale al 65% e 50%?

La detrazione Ecobonus 65% e 50% spetta a tutti i contribuenti privati residenti e non residenti e contribuenti titolari di impresa quindi con Partita IVA, che possiedono a qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di interventi di risparmio energetico. Per maggiori informazioni leggi la guida ufficiale Ecobonus Agenzia delle Entrate al seguente indirizzo: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/aree-tematiche/casa/agevolazioni/agevolazioni-risparmio-energetico.

Sono ammessi all’Ecobonus 2020 spese per l’aumento efficienza energetica edifici quindi:

  • Persone fisiche: titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini in merito agli interventi sulle parti comuni condominiali,  gli inquilini che hanno in comodato d’uso l’immobile.
  • Titolari di partita iVA esercenti arti e professioni.
  • Contribuenti con redditi d’impresa: quindi persone fisiche, società di persone, società di capitali spetta detrazione Ecobonus sull’IRES.
  • Associazioni tra professionisti.
  • Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.

Si ricorda inoltre che la detrazione Irpef Ecobonus per le spese di risparmio energetico può essere fruita anche dai familiari conviventi del soggetto che ditiene o possiede l’immobile oggetto dell’agevolazione.

Quindi sia il coniuge, figli che parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado, possono sostenere le spese per la realizzazione dei lavori e fruire dell’agevolazione fiscale.

Riguardo invece gli interventi che rientrano nell’Ecobonus effettuati su edifici che risultano essere immobili strumentali all’attività d’impresa, arte o professione, la spesa non è riconosciuta se sostenuta da familiari anche se conviventi.

Ecobonus 2020 agenzia entrate guida agli interventi di risparmio energetico agevolabili:

Le spese e gli interventi di risparmio energetico per cui spetta l’agevolazione fiscale della detrazione dell’imposta lorda sul reddito Irpef o IRES pari al 65% è su quelle spese sostenute dal contribuente dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2018 ma è già nota la proroga Ecobonus 2020 con la nuova legge di bilancio

Quali sono gli interventi di risparmio energetico ammessi all’agevolazione Ecobonus?

Gli interventi che rientrano nell’agevolazione, sono i seguenti:

  • Interventi di riqualificazione energetica a patto che si realizzi una diminuzione del fabbisogno energetico annuo rispetto ai valori indicati nell’allegato A del D.M. 11/03/2008 per gli interventi iniziati nel 2008 e anni successivi. Per questo tipi di intervento, la detrazione 65% spetta fino ad una spesa di 100 mila euro.
  • Interventi su edifici esistenti concernenti coperture e pavimenti, finestre e infissi, a patto che si realizzi una diminuzione o pari valori indicati dall’Allegato B, punto 2, del DM 11/3/2008 e DM 26/1/2010. La detrazione Ecobonus spetta fino ad un tetto massimo di spesa di 60.000 euro. La sostituzione di infissi e schermature, per effetto della Legge di Bilancio, scende dal 65 al 50% dal 1° gennaio 2018.
  • Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda sia per uso domestico che industriale e sia per l’acquisto di impianti termodinamici per la produzione di acqua calda ed energia elettrica, in questo caso però la detrazione spetta solo per la componente per l’acqua. Tetto spesa massima è pari a 60 mila euro.
  • Sostituzione impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia quindi anche per l’acquisto di pompe di calore ad alta efficienza e impianti a basso assorbimento di energia, e sostituzione dei vecchi scaldabagni con scaldacqua a pompa di calore. La detrazione 65% spetta entro un massimo di spesa di 30 mila euro. La detrazione per le spese di sostituzione o installazione caldaie a condensazione dal 1° gennaio 2018, varia così:
    • detrazione 65%: se si installa una caldaia a condensazione di classe A con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti;
    • detrazione 50% se si istalla una caldaia a condensazione di classe A;
    • detrazione 0%: se si istalla una caldaia di classe B.

Nell’Ecobonus sono ammesse inoltre le spese per eseguire gli interventi di risparmio energetico come ad esempio i costi per l’installazione dei pannelli solari, opere murarie, eventuali lavori di deviazione e allacciamenti, smontaggio e prestazioni professionali per la redazione della certificazione energetica indispensabile per far fruire al contribuente la detrazione spettante.

Ecobonus 2020 calcolo, limiti e come dividere quota in detrazione 730 o Unico?

L’Ecobonus 2020 come abbiamo detto consiste in un’agevolazione fiscale che prevede la detrazione 65% sulle spese sostenute dal contribuente per gli interventi riqualificazione energetica.

La detrazione spettante è una detrazione di imposta lorda sull’IRPEF in caso di contribuenti privati e sull’IRES in caso di società.

Ma come funziona la detrazione? La detrazione per gli interventi effettuati va divisa in quota di pari importo da scaricare con la dichiarazione dei redditi quindi tramite modello 730 o Unico. Il numero delle quote da scaricare sono al massimo 10 quindi da dividere in 10 dichiarazione dei redditi.

La suddivisione delle quote va effettuata in base alla spesa rispettando sempre i limiti di spesa per ogni tipologia di intervento. Attenzione però a verificare se la quota da scaricare per le spese di riqualificazione sia superiore a quella dovuta dal contribuente su IRPEF o IRES, perché in tal caso  se la detrazione Ecobonus è più alto di quanto dovuto, l’eccedenza non può essere riportata all’anno successivo né tantomeno essere richiesta a rimborso.

Ecobonus 2020 quali documenti servono?

Una volta completati i lavori per la riqualificazione energetica il contribuente per fruire dell’agevolazione fiscale e quindi ufficializzare la detrazione Irpef o IRES deve presentare una specifica documentazione Ecobonus 2020, ovvero:

  • Certificazione energetica dell’edificio che non va richiesta se l’intervento di riqualificazione è consistito in infissi sul singolo alloggio, installazione pannelli solari o caldaie, pompe di calore o in impianti geotermici.
  • Scheda informativa degli interventi realizzati, il contribuente in questo caso può utilizzare la scheda semplificata, compilabile.
  • Attestazione di corrispondenza dell’intervento ai requisiti indicati dalla legge. Tale certificazione, va redatta solo in caso di installazione finestre e infissi, sostituzione impianto climatizzazione invernale che se inferiore a 100 kw può essere sostituita dalla dichiarazione del produttore, mentre per la sostituzione dello scaldacqua serve quella del tecnico abilitato.
  • Riguardo la Certificazione energetica e la scheda informativa devono essere spedite entrambe all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori esclusivamente per via telematica.

Documenti Ecobonus pagamenti ammessi per fruire della detrazione: Ai fini di riconoscimento dell’agevolazione fiscale, occorre che i pagamenti delle spese di intervento di riqualificazione energetica da portare in detrazione, siano effettuati obbligatoriamente nelle seguenti modalità:

Pagamenti per i privati: bonifico bancario o postale. Per le imprese non sussiste obbligo di pagamento con specifici sistemi.

Quali sono i documenti detrazione 65% da conservare per i controlli Agenzia Entrate?

  • Asseverazione del tecnico abilitato.
  • Dimostrazione dell’avvenuta trasmissione della documentazione trasmessa all’ENEA + copia inviata. Vedi Comunicazione ENEA Ecobonus 2020.
  • Fatture, ricevute fiscali delle spese effettuate relative all’Ecobonus.
  • Ricevuta dei bonifici effettuati, fatta eccezione per le imprese.
  • Per interventi sulle parti comuni condominiali: copia delibera assembleare e tabella millesimale di ripartizione delle spese
  • Per gli interventi effettuati dall’affittuario-usufruttuario: dichiarazione di consenso all’intervento da parte del proprietario.
  • Documentazione che attesti l’esistenza dell’edificio oggetto della detrazione Ecobonus quindi vanno bene iscrizione al catasto dell’immobile o richiesta di accatastamento, oppure, copia F24 IMU eventualmente dovuta.
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