Cronaca

Addio a Eddie Jordan, è morto l’ex proprietario del team di Formula 1: aveva 76 anni, da un anno lottava contro il cancro alla prostata

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Eddie Jordan

È morto Eddie Jordan, l’ex proprietario del team di Formula 1: aveva 76 anni. Da un anno lottava contro una forma aggressiva di cancro alla prostata. È stato lui a dare il benvenuto a Schumacher nel mondo della F1.

Eddie Jordan, è morto l’ex proprietario del team di Formula 1

È un momento di tristezza per la Formula Uno. Eddie Jordan, fondatore dell’omonimo team, è deceduto a 76 anni. L’irlandese aveva annunciato a dicembre di essere affetto da cancro alla vescica e alla prostata, che si era esteso alla colonna vertebrale e al bacino.

La famiglia di Jordan ha comunicato la triste notizia della sua scomparsa: “Con grande dolore annunciamo la morte di Eddie Jordan, ex proprietario di un team di Formula Uno, commentatore televisivo e imprenditore. È deceduto serenamente, circondato dai suoi cari, a Città del Capo nelle prime ore del 20 marzo 2025, all’età di 76 anni, dopo aver combattuto per un anno contro una forma aggressiva di cancro alla prostata. EJ ha sempre portato con sé un’incredibile carica di carisma, energia e fascino irlandese. La sua assenza lascia un vuoto immenso. Mancherà a moltissime persone, ma ci ha lasciato tanti bei ricordi che ci faranno sorridere anche nei momenti di dolore.”

La squadra di Jordan, che porta il suo nome, ha preso parte a 250 gare dal 1991 al 2005. Ha ottenuto quattro vittorie, con Damon Hill che ha conseguito il miglior risultato nella storia della squadra: una doppietta al Gran Premio del Belgio nel 1998. Inoltre, Jordan ha dato a Michael Schumacher l’opportunità di debuttare in Formula 1 al Gran Premio del Belgio nel 1991; il pilota tedesco ha poi conquistato sette titoli mondiali, un record eguagliato solo da Lewis Hamilton nel 2020.

Il direttore generale della Formula 1, Stefano Domenicali, ha espresso il suo cordoglio in vista del Gran Premio cinese di questo fine settimana a Shanghai, affermando: “Siamo profondamente colpiti dalla notizia della scomparsa improvvisa di Eddie Jordan. La sua energia contagiosa riusciva sempre a far sorridere le persone, rimanendo autentico e brillante. Eddie è stato un protagonista di un’epoca della F1 e la sua mancanza si farà sentire. In questo momento di tristezza, i miei pensieri e quelli di tutta la famiglia della Formula Uno sono rivolti alla sua famiglia e ai suoi cari”.

La cessione del suo team e l’attività di commentatore

Jordan ha ceduto il suo team di Formula 1 nel 2005 e, dopo quattro anni, è tornato nel paddock per lavorare come commentatore, inizialmente per la BBC e successivamente per Channel 4, oltre a ricoprire il ruolo di presentatore a Top Gear. Jake Humphrey, che ha collaborato con Jordan alla BBC, ha condiviso su Twitter: “Sono completamente distrutto. EJ ci ha lasciato. La Formula Uno non avrà mai più una persona come Eddie, un ragazzo con una passione per le corse che è riuscito a farsi strada nello sport e a vincere gare. Tuttavia, ciò che conta di più sono i cuori che ha conquistato. Non dimenticherò mai come il suo viso si illuminava ogni volta che vedeva una giacca, una bandiera o un berretto del Jordan GP, mentre viaggiavamo insieme per il mondo, anche anni dopo la vendita della squadra. I suoi successi più grandi sono stati Mikki, Zoe, Kyle e Zak, i suoi straordinari quattro figli che portano avanti il suo spirito. Sua moglie Marie è una delle donne più forti e straordinarie che abbia mai conosciuto.”

“I quattro anni trascorsi insieme a presentare la F1 sulla BBC sono stati i più significativi della mia carriera. Ricordo le esperienze di volo acrobatico, le corse in scooter e le folli avventure in auto, tutte cose che so quanto amasse. Il suo straordinario spirito e il suo amore per la vita continuano a vivere in me e nei miei figli, che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di ascoltare le sue storie. Eddie aveva la capacità di illuminare ogni stanza in cui entrava. Questa è una lezione per tutti noi: sii la luce in ogni ambiente. Ho avuto la fortuna di condividere un ultimo, prezioso pasto con lui e i suoi ragazzi qualche mese fa. È stato un momento speciale. Abbiamo parlato di un’ultima intervista che avremmo dovuto fare insieme. Purtroppo, non avverrà mai. Mentre me ne andavo, le sue ultime parole sono state ‘Ti voglio bene, fratello’. Oggi il mondo sembra un po’ meno luminoso.”

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