Patrick Zaky, lo studente di origini egiziane impegnato in un master di ricerca all’università di Bologna, resta in carcere. L’udienza è stata rimandata al 7 marzo.
Egitto, Patrick Zaky resta in carcere
Ora Patrick Zaky rischia una detenzione prolungata, rinnovata ogni 15 giorni, fino al processo. Per i reati di cui è accusato – sostanzialmente minaccia di rovesciamento del regime – potrebbe anche venire condannato all’ergastolo, ha detto nei giorni scorsi il suo avvocato.
“Sono innocente, Conosco la legge e se fossi stato a conoscenza di qualsiasi illegalità non sarei tornato. Non capisco perché sono stato arrestato. Sono cristiano e avrei anche potuto chiedere asilo in Italia, ma non ho voluto“, ha affermato Zaky ribattendo con piglio deciso alle accuse che lo hanno condannato ad una lunga e sofferta prigionia in Egitto.
“Non ho mai scritto quelle cose”, ha aggiunto prima di ricevere l’ennesimo contraccolpo. Il giudice, anche stavolta, ha respinto la richiesta di scarcerazione formulata dai suoi legali: resta in carcere fino al 7 marzo.