Cronaca

Dramma Funivia, raccolti già 80mila euro per il piccolo Eitan

Eitan, raccolti già 80mila euro con la raccolta fondi della Comunità Ebraica per il bambino sopravvissuto alla tragedia della funivia

Procede spedita la raccolta fondi aperta per aiutare e supportare il piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia della funivia di Stresa-Mottarone. L’iniziativa, fino a questo momento, ha permesso di raccogliere oltre 80mila euro in poco tempo: sono più di 750 le persone che hanno donato.

Eitan, la raccolta fondi della Comunità Ebraica

L’iniziativa è stata lanciata dalla Fondazione Scuola della Comunità Ebraica di Milano. Grazie a tantissime donazioni, dai più svariati importi, in poche ore sono stati raccolti circa 82 mila euro che serviranno soprattutto a sostenere il percorso di studi del bambino rimasto senza madre, padre e fratello. Tutti hanno infatti perso la vita a causa dell’impatto della cabina della funivia con il suolo: con loro anche i bisnonni, deceduti anch’essi.

Eitan, raccolta fondi: le altre iniziative

Accanto a questa raccolta fondi ne sono state lanciate delle altre, la prima a cura di Comunità ebraiche italiane sulla piattaforma Eppela che ha l’obiettivo di raccogliere 50 mila euro in poco più di un mese. A poche ore dal via sono stati raccolti circa 27 mila euro che serviranno per sostenere tutte le spese, dalla logistica agli avvocati fino al supporto psicologico, che la famiglia avrà in questo momento drammatico.

Incidente funivia Mottarone, Eitan è cosciente

Incidente funivia Mottarone, Eitan è cosciente. Parla con la zia Aya e si guarda intorno. Lo rendono noto i sanitari dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove è ricoverato. “Il bambino è adesso sveglio e cosciente nel reparto di Rianimazione“, si legge nel bollettino giornaliero sulle sue condizioni di salute. “Dal punto di vista clinico è sempre in prognosi riservata, dovuta al trauma toracico e addominale oltre che alle fratture agli arti. Nei prossimi giorni uscirà dalla Rianimazione e verrà trasferito in un reparto di degenza“.

Fonte: Yahoo Notizie

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