Quando e dove si vota per le elezioni 2020? Ecco tutte le informazioni, le date, i sondaggi politici. Nel 2020 saranno molti gli appuntamenti elettorali per gli italiani. Ma dove e per cosa si vota? In questo speciale tutte le indicazioni con la data delle elezioni, i candidati e gli ultimi sondaggi politici.
Elezioni, dove e quando si vota nel 2020
Elezioni amministrative, ma anche elezioni regionali. Il primo e già importantissimo appuntamento sarà con le elezioni regionali in Emilia Romagna. La stessa domenica 26 gennaio 2020 si andrà al voto anche per le elezioni regionali in Calabria.
Dopo un lungo valzer di ipotesi si è optato per un accorpamento al voto in una sorta di election day. Si tratterà di una giornata molto importante non solo per il futuro delle due regioni che escono da altrettante amministrazioni di centrosinistra, ma anche per la tenuta della maggioranza che sostiene il governo Conte Bis.
Elezioni Emilia Romagna | Elezioni Calabria
Con una votazione su Rousseau la base del Movimento 5 stelle ha vincolato la dirigenza pentastellata a presentare alle urne le liste M5s nonostante la richiesta avanzata dallo stesso capo politico di una “pausa elettorale” per riorganizzare il Movimento.
Se in Emilia Romagna il centrosinistra si trova compatto nel sostenere la ricandidatura del governatore uscente Stefano Bonaccini nella sfida con la candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni, in Calabria i sondaggi sanciscono il crollo dei consensi del governatore uscente Gerardo Mario Oliverio capace nel 2014 di essere eletto con oltre il 60% dei voti. Anche per questo Zingaretti ha chiesto e ottenuto in passo indietro da parte di Oliverio dopo un lungo tiro e molla legato al commissariamento del Pd calabrese.
Il candidato governatore del centrosinistra sarà l’imprenditore Pippo Callipo. A sfidarlo Francesco Aiello, candidato alla presidenza della regione Calabria di un’alleanza civica trainata dal M5S. Ancora senza un candidato il centrodestra: Salvini e Berlusconi devono ancora trovare l’accordo per l’investitura del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. L’alternativa potrebbe essere rappresentata dal sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo sempre in quota Forza Italia.
Elezioni Regionali 2020
In Emilia Romagna si voterà il 26 gennaio, con anche la Calabria che alla fine si è unita per una sorta di election day. Nelle altre sei regioni invece le elezioni ci saranno nella tarda primavera insieme al primo turno delle amministrative.
I sondaggi che già sono stati effettuati nelle scorse settimane, andrebbero a evidenziare la netta crescita del centrodestra che sogna di strappare al centrosinistra anche regioni tradizionalmente “rosse” come Toscana ed Emilia Romagna.
Con ogni probabilità si terranno in due momenti distinti le elezioni regionali 2020. Al momento l’unica data ufficiale è quella di domenica 26 gennaio, giorno in cui si apriranno i seggi in Emilia Romagna e Calabria.
In Veneto, Campania, Liguria, Toscana, Puglia e Marche, nel 2015 si è votato il 31 maggio insieme al primo turno delle amministrative. L’accorpamento dovrebbe esserci anche nel 2020, con il Viminale che a breve andrà a indicare quella che sarà la data.
Il calendario delle elezioni regionali 2020 in Italia dove, cliccando su ciascuna regione, si può accedere alla specifica guida al voto con tutte le info sulla legge elettorale, i candidati e i sondaggi.
- Emilia Romagna – 26 gennaio (ufficiale)
- Calabria – 26 gennaio (ufficiale)
- Marche – maggio /giugno(da definire)
- Liguria – maggio /giugno(da definire)
- Campania – maggio /giugno(da definire)
- Puglia – maggio /giugno(da definire)
- Veneto – maggio /giugno(da definire)
- Toscana – maggio /giugno(da definire)
Elezioni Veneto | Elezioni Liguria | Elezioni Toscana | Elezioni Marche
Per il Governo giallorosso saranno mesi difficili e sarà importante controllare il consenso delle forze politiche che compongono la composita maggioranza.
Sondaggi, tutte le rilevazioni aggiornate
I prossimi mesi saranno un banco di prova per gli effetti della nuova manovra di bilancio, ma anche per la capacità del premier di intervenire nelle crisi industriali che si prospettano nel nuovo clima di crisi economica.
Elezioni regionali c’erano una volta le regioni rosse
Dopo tre elezioni nazionali e 13 regionali il rapporto di forze tra i partiti politici si è ribaltato. Se nel 2014 ben 16 Regioni erano di centrosinistra e solo tre di centrodestra, oggi 12 sono governate dal centrodestra e sette dal centrosinistra.
Vale la pena ricordare le principali tappe del “ribaltone”, come riporta Today, una per una partendo dalle elezioni regionali che si sono tenute nel 2015:
- Zaia conferma la Lega in Veneto;
- Toti porta la Liguria al centrodestra;
- Rossi conferma il centrosinistra nella “rossa” Toscana;
- Ceriscioli conferma le Marche come baluardo di centrosinistra;
- Marini si afferma in Umbria, salvo poi cadere la scorsa estate con lo scandalo della sanitopoli;
- De Luca si afferma in Campania con un forte risultato personale;
- Emiliano si afferma in Puglia sull’onda dei progetti No Tap e No Ilva che poi verrano a decadere.
Nel 2018 cambia si avverte un cambiamento del clima politico.
- fatta salvo la vittoria di misura di Zingaretti nel Lazio;
- Fontana conferma il predominio leghista in Lombardia;
- il centrodestra diventa maggioranza relativa raccogliendo il 37% alle Politiche.
Nel 2019 il filotto del centrodestra:
- Marsilio porta il centrodestra alla vittoria in Abruzzo;
- Bardi porta il centrodestra alla vittoria in Basilicata;
- Cirio porta il centrodestra alla vittoria in Piemonte.
- Alle Europee il centrodestra sale al 48%;
- Alle elezioni anticipate in Umbria Tesei vince sfiorando il 60%.
Le elezioni comunali 2020
Oltre che in queste otto regioni, l’anno prossimo si voterà anche in circa mille comuni. Nessuna grande città sarà coinvolta ma l’elenco comprende comunque diverse città importanti: in tutto più di una decina di capoluoghi di provincia. La sfida più importante sarà probabilmente quella di Venezia, dove il centrosinistra proverà a riprendere la città governata negli ultimi cinque anni dal sindaco di centrodestra Luigi Brugnaro. Sempre in Veneto si voterà anche a Rovigo, dove cinque anni fa il sindaco della Lega aveva vinto con il 60 per cento dei voti.
In Lombardia si voterà a Lecco e Mantova, oggi entrambe governate dal centrosinistra. In Toscana si voterà ad Arezzo, dove nel 2015 il centrodestra riuscì a vincere per pochi voti. Nelle Marche si voterà a Macerata, governata dal centrosinistra, e Fermo, dove c’è un sindaco di una lista civica. In Abruzzo si voterà a Chieti, dove governa il centrodestra, mentre in Puglia si voterà a Trani e Andria, che insieme a Barletta formano un’unica provincia (a Trani c’è un sindaco di centrosinistra, mentre ad Andria governa il centrodestra).
In Basilicata si voterà a Matera, governata dal centrosinistra, e in Calabria si voterà a Vibo Valentia, governata dal centrodestra. Si voterà anche ad Aosta (governata dal centrosinistra), ad Agrigento (governata da una coalizione centrista di cui fa parte anche il PD) ed Enna (che ha un sindaco espresso da una lista civica). Infine, in Sardegna si voterà a Nuoro, che oggi ha un sindaco espresso da una lista civica.