Elezioni oggi in Italia – Hanno chiuso alle ore 23 i seggi per i 5 quesiti referendari e per il rinnovo degli organi elettivi in 971 comuni. Il presidente del seggio ammette a votare gli elettori che alle 23 si trovano ancora nei locali del seggio; quindi dichiara chiusa la votazione.
Elezioni oggi in Italia: si vota per i referendum e le comunali
È election day. Oggi si è votato, dalle 7 alle 23, per eleggere i sindaci e le amministrazioni di 978 Comuni, tra cui 22 capoluoghi di provincia e 4 di Regione (Genova, L’Aquila, Catanzaro e Palermo). Ma era anche il giorno del referendum sulla giustizia, che doveva superare la prova del quorum (il 50% degli elettori) per essere valido, e che riguardava cinque quesiti. La soglia, però, non è stata raggiunta. Domani, dopo le 14, si procede allo spoglio delle schede delle amministrative: i risultati delle comunali quindi arriveranno dopo quell’ora.
Nelle città più grandi, se nessuno dei candidati sindaci ha raggiunto il 50% più uno dei voti, i due sfidanti che hanno avuto il maggior numero di consensi vanno al ballottaggio, il 26 giugno.
Referendum, guida ai cinque quesiti sulla giustizia
- Abolizione dl Severino
- Limiti al carcere preventivo
- Separazione carriere
- Voto sui giudici
- Firme per candidarsi al Csm
Referendum, le affluenze ufficiali delle 23
Di seguito le affluenze ufficiali delle 23 del referendum, quesito per quesito:
Referendum, stima Opinio Rai: 52,3% votanti di centrodestra, 26,4% centrosinistra
Ore 23, urne chiuse. Ecco i primi Exit Poll delle principali città al voto. Secondo Opinio Rai, a Genova e Palermo il centrodestra sarebbe vicino alla vittoria al primo turno, a un passo a L’Aquila. Sorpresa Damiano Tommasi a Verona: l’ex centrocampista della Roma del terzo scudetto (sostenuto da Pd, M5S e Azione) è in vantaggio al 37-41% sui rivali: il sindaco uscente di FdI, Federico Sboarina, è al 27-31%, ostacolato dalla corsa dell’ex leghista Flavio Tosi al 27-31%, sostenuto da FI e da Iv (ma non dalla Lega che appoggia Sboarina). A Genova sarebbe riconfermato il sindaco uscente, il civico Marco Bucci al 51-55%, candidato del centrodestra ma sostenuto anche da Azione e Italia Viva. Lo sfidante del centrosinistra Ariel Dello Strologo sarebbe invece al 36-40%. A Palermo il candidato del centrodestra Roberto Lagalla è al 43-47% e dunque a un passo dalla vittoria (qui basta raggiungere il 40% per vincere le elezioni). A sfidarlo al ballottaggio, sempre secondo dagli Exit Poll, dovrebbe essere il candidato del centrosinistra Franco Miceli al 27-31%.
Referendum, Serracchiani: Camere ora riformino Giustizia
Exit Opinio-Rai: in testa i sì ai 5 referendum
Referendum e amministrative, alle 23 seggi chiusi
Referendum, le affluenze ufficiali delle 19
Di seguito le affluenze ufficiali delle 19 del referendum, quesito per quesito:
Comunali: anche nelle Eolie sindaco eletto prima spoglio
Comunali, la Costa Smeralda conferma il sindaco uscente
Referendum, affluenza ore 19 sale al 14% (7.604 su 7.903)
Comunali: affluenza parziale ore 19, 40,31%
L’affluenza alle ore 19 per le elezioni amministrative è del 40,31% quando sono arrivati i dati da 464 Comuni su 818. E’ quanto si apprende dal sito del ministero dell’Interno.
Giorgia Meloni arriva al seggio e si lamenta della mascherina, ma non c’è obbligo
La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha votato questa mattina a Roma per il referendum sulla giustizia. Entrando nel seggio Meloni si è lamentata della mascherina. “Una follia” ha detto, salvo poi scoprire che non c’è nessun obbligo. Il dispositivo infatti è solo “fortemente raccomandato” ai seggi. Meloni ha comunque continuato a indossarla anche dopo che i presenti le hanno fatto notare che era facoltativa.
Election day: seggio covid Bari, presidente rinuncia ancora
Seggi comunali aperti per il voto per le elezioni comunali e per i referendum. Il dato di affluenza alle 12, secondo quanto si legge sul sito dedicato alle elezioni del ministero degli Interni, è al 17,65% per 817 Comuni su 818. Il dato dell’affluenza alle 12 risulta in calo rispetto al 19,3% della precedente tornata elettorale.
Referendum n.3: 6,79% affluenza ore 12
Alle ore 12 l’affluenza per il referendum n. 3 (Separazione funzioni dei magistrati) è del 6,79%. Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno. Si vota oggi fino alle 23.
Referendum, incidente al seggio elettorale per Berlusconi
Un momento di confusione al seggio elettorale del presidente Berlusconi quando, durante le fasi di voto, il Cavaliere si è accorto di non avere la scheda gialla numero 3 sulla separazione delle carriere dei magistrati. Berlusconi, uscito dalla cabina per chiedere conto al presidente di seggio, ha poi notato di avere la scheda mancante piegata tra le altre. Rientrato nella cabina ha terminato regolarmente la votazione.
Palermo: caos seggi; elettrice presenta denuncia a polizia
Palermo: nominati tutti i presidenti di seggio
Palermo: alle 12 affluenza al 10,87%, dato parziale
Il caos nei seggi sta rallentando anche il dato sull’affluenza. Alle 12, le informazioni definitive riguardano 587 sezioni su 600: il dato è del 10,87%, in calo rispetto alle amministrative precedenti, fu del 15,16%.
Referendum: affluenza ore 12 al 6,63% (7.831 su 7.903)
L’affluenza alle ore 12 per i referendum sulla giustizia sale al 6,63%, quando sono arrivati i dati di 7.831 comuni su 7.903 (quesito 1). Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno. Si vota soltanto oggi fino alle 23.
Affluenza parziale referendum al 6,05%
Secondo i dati parziali diffusi dal sito del Viminale, l’affluenza delle ore 12, in riferimento a 4526 comuni su 7903, è del 6,05%.
Farnesina: concluso rientro schede elettorali dall’estero
Nei giorni scorsi sono state inviate le schede elettorali ai 4,8 milioni di elettori italiani all’estero in circa 180 Paesi nel mondo, spiega una nota della Farnesina. Gli elettori avevano previamente ricevuto i plichi elettorali al proprio domicilio e restituito per posta le buste elettorali pre affrancate contenenti le 5 schede votate. Ambasciate e consolati hanno successivamente organizzato i voli di rientro del materiale elettorale a Roma. Tra venerdì 10 e domenica 12 giugno sono arrivati presso gli scali aeroportuali di Fiumicino 107 funzionari consolari su circa un’ottantina di diversi voli.
Salvini esprime preoccupazione a Mattarella per situazione Palermo
Il senatore Matteo Salvini ha espresso ”preoccupazione e sconcerto” al Capo dello Stato Sergio Mattarella per quanto sta succedendo a Palermo. Il leader della Lega, riferendosi alla mancanza di decine di presidenti di seggio, sottolinea ”il grave danno per la democrazia in una delle città più importanti d’Italia”. Lo rende noto la Lega.
Palermo, seggi chiusi per mancanza presidenti accorpati a quelli attivi
I seggi non costituiti a Palermo per la rinuncia dei presidenti – e che non sono stati sostituiti – sono stati accorpati alle sezioni già operanti dove è in corso la votazione. È quanto si legge in una disposizione del Viminale, a firma del capo Dipartimento.
Viminale: “No allungamento orario voto a Palermo”
Rispetto ai disagi registrati a Palermo per la mancanza dei presidenti di numerosi seggi, il Viminale fa sapere che non è possibile allungare l’orario di voto, come richiesto dalla Lega e da Giorgia Meloni di Fdi. Ma, come stabilito dalla legge, chiunque alle 23 (orario di chiusura dei seggi) si troverà in fila per votare, potrà farlo.
Affluenza referendum sotto al 5%
I primi dati del Viminale parlano di un partecipazione molto bassa al referendum della giustizia: l’affluenza sarebbe sottoal 5 per cento. Il quorum, dunque, sembra essere lontano.
Disagi ai seggi Palermo, il Comune invia atti in Procura
“In relazione alla situazione determinata dalla rinuncia da parte di soggetti nominati a svolgere la funzione di presidenti del seggio, mentre si sta cercando di ovviare alle conseguenze di questo irresponsabile comportamento, l’amministrazione comunale sta inviando gli atti alla Procura della Repubblica per ogni azione di competenza finalizzata all’accertamento di responsabilità di natura penale”. Lo scrive in una nota l’amministrazione comunale di Palermo
Referendum, Berlusconi ha votato a Milano
L’ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha votato a Milano per i referendum sulla giustizia. Il leader di Forza Italia è arrivato al seggio allestito nella scuola di via Ruffini alle 9:30 ed è stato accolto da un gruppo di giovani militanti del partito, oltre che dalla coordinatrice cittadina di Forza Italia Cristina Rossello. Con lui anche la senatrice di Forza Italia e coordinatrice regionale Licia Ronzulli. Nel corso della votazione c’è stato un piccolo intoppo per l’ex premier che è dovuto rientrare una seconda volta nella cabina per dividere correttamente le schede del referendum.
Mattarella al seggio di Palermo per votare
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e’ arrivato nella sezione 535 del plesso Piazzi a Palermo. Il Caos durante le elezioni a Palermo: circa cinquanta sezioni elettorali sono chiuse perché mancano ancora i presidenti per insediare il seggio, con gli scrutatori in attesa. Il Comune prova a nominare funzionari interni per tappare i buchi. “Abbiamo lavorato tutta la notte per reperire presidenti. Attualmente circa 50 seggi non sono ancora aperti ma stiamo notificando altrettante nomine” dice all’Ansa Antonio Le Donne, segretario generale del comune di Palermo. Nei piccoli Comuni, ovvero quelli sotto i 15mila abitanti, che avranno una sola lista in corsa per le elezioni, il quorum scenderà al 40%. A stabilirlo è il nuovo decreto del Governo pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Sono molti i Comuni al voto in cui per le elezioni si profila la presenza di una sola lista, come Sovere e Leffe per esempio, una tendenza sempre più frequente nei piccoli paesi. Proprio per questo è arrivato il nuovo decreto del Governo che sposta dal 50% al 40% il quorum necessario per rendere valida l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Abbassare il quorum significa quindi abbassare il rischio di commissariamento. Nei comuni fino a 15mila abitanti si può tracciare un segno sul nominativo del candidato sindaco o sul contrassegno della lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco. In ogni caso, il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato. È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità di voti si procede a un turno di ballottaggio domenica 26 giugno tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze. Nei comuni con più di 15.000 abitanti si può: È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 26 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati. All’eventuale turno di ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nominativo del candidato sindaco prescelto. Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata. Per voto disgiunto si intende la possibilità di esprimere due voti praticamente in contrapposizione. Nel caso delle amministrative, cioè, si può scegliere una lista che sostiene un candidato sindaco e poi un primo cittadino diverso, appoggiato da altre liste. In questo modo si dà la preferenza a un candidato alla carica di primo cittadino, ma contemporaneamente si sostengono i candidati di una lista che non lo appoggia in consiglio comunale. Esempio pratico: si può votare per il candidato sindaco del PD, ma sostenere la lista di Fratelli d’Italia, magari con delle preferenze a delle persone che si conoscono e si stimano. I due voti viaggiano su binari diversi: il primo contribuisce a definire chi sarà sindaco, il secondo chi sarà consigliere comunale. Per quest’ultima scelta, però, molto dipenderà da chi viene eletto primo cittadino. In base a quello la maggioranza dei posti in assemblea comunale andranno allo schieramento che lo supporta, limitando i posti a disposizione degli altri. Il possibile ballottaggio si tiene la seconda domenica successiva al voto del primo turno. Quindi in questo caso sarà il 26 giugno. In questo caso si dovrà scegliere tra i due candidati sindaco che hanno ottenuto più consensi al primo turno. Quindi niente voto per i consiglieri comunali: si può mettere la X sul nome del candidato primo cittadino o su una lista che lo appoggia (o entrambe le cose), ma non è possibile il voto disgiunto. Abruzzo | Basilicata | Calabria | Campania | Emilia-Romagna | Friuli Venezia Giulia | Lazio | Liguria | Lombardia | Marche | Molise | Piemonte | Puglia | Sardegna | Sicilia | Toscana | Umbria | Valle d’Aosta | Veneto Gli elettori sono chiamati a esprimersi su cinque referendum sulla giustizia. Si tratta di referendum abrogativi (per eliminare leggi o parti di leggi, ndr). L’articolo 75 della Costituzione stabilisce che la proposta soggetta a referendum è approvata se hanno votato la maggioranza (50%+1) degli aventi diritto al voto e se è raggiunta la maggioranza (50%+1) dei voti validamente espressi. Saranno consegnate cinque schede, una per ogni quesito: Il ministero dell’Interno specifica che nel caso in cui l’elettore si renda conto di avere sbagliato, può sostituire la scheda e ripetere la votazione. “Secondo la più recente giurisprudenza – si legge sul sito del Viminale -l’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate”. Gli elettori devono presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Si può presentare come documento anche la tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare; la tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia. Dal ministero spiegano che in mancanza di documento idoneo “l’elettore può essere riconosciuto anche da uno dei membri del seggio che conosce personalmente l’elettore e ne attesta l’identità; da un altro elettore del comune, noto al seggio e provvisto di documento di riconoscimento; dalla ricevuta della richiesta di rilascio della Carta d’Identità Elettronica (CIE), in quanto munita della fotografia del titolare e dei relativi dati anagrafici”. La tessera elettorale si rinnova presso l’ufficio elettorale del comune di residenza. “E’ opportuno – dicono dal ministero dell’interno – che gli elettori che hanno necessità di rinnovare la tessera elettorale si rechino per tempo presso tale ufficio al fine di evitare una concentrazione delle domande nei giorni immediatamente antecedenti ed in quelli della votazione; l’ufficio elettorale resterà comunque aperto dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di voto, e quindi dalle 7 alle 23 di domenica 12 giugno”. I ministri dell’Interno e della Salute, Luciana Lamorgese e Roberto Speranza, hanno sottoscritto un protocollo ad hoc per la prevenzione Covid. Nell’allestimento dei seggi si deve garantire il distanziamento, si devono evitare assembramenti e deve essere assicurata l’igiene dei locali. La circolare prevede che i componenti dei seggi, durante la permanenza nel seggio, “devono indossare la mascherina chirurgica, dispositivo che deve essere sostituito ogni 4-6 ore e comunque ogni volta risulti inumidito o sporco o renda difficoltosa la respirazione; essi devono, comunque, mantenere sempre la distanza di almeno un metro dagli altri componenti e procedere ad una frequente e accurata igiene delle mani”. L’uso dei guanti è consigliato solo per le operazioni di spoglio delle schede, mentre non appare necessario durante la gestione delle altre fasi del procedimento.
Come funziona il quorum
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Le Elezioni Comunali 2022: dove si vota in Italia
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Si può cambiare scheda
I documenti che l’elettore deve avere per votare
Le norme anti Covid
Le regole per gli elettori
Le regole per i componenti dei seggi