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Elezioni politiche 2022, chi votare il 25 settembre? Ecco il test per capire di “che partito sei”

Si avvicinano le elezioni politiche 2022 in Italia e in molti hanno ancora dei dubbi su chi votare il 25 settembre. Online esiste un test semplice ed intuitivo per capire “di che partito sei”. Il test di Corriere, realizzato in collaborazione con Euromedia Research, ti aiuta a individuare quale rispecchia di più le tue opinioni in materia di diritti e politiche sociali, economia, politica ambientale e politica estera. Non è l’unico: anche Skytg24 ha realizzato un test  online con le stesse modalità del precedente. Vediamo insieme come funzionano.


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Che partito sei? Ecco il test per scoprire chi votare alle elezioni politiche 2022

Ancora indecisioni su chi votare il prossimo 25 settembre per il rinnovo del  del parlamento? Non c’è problema: alcuni test sul web ti aiuteranno a chiarire ogni dubbio e decidere la tua preferenza in base alle idee che più si avvicinano. Le domande ti indicheranno il partito più vicino al tuo orientamento politico insieme ad altri due che condividono in parte le tue convinzioni.


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Elezioni politiche 2022: il test per capire chi votare

Per le elezioni politiche del 25 settembre 2022 sono presenti sia i contrassegni, con i relativi mandanti al deposito, gli statuti o le dichiarazioni di trasparenza e i programmi dei partiti, movimenti o gruppi politici organizzati che hanno presentato liste (art. 4, comma 1, della legge 3 novembre 2017, n. 165) sia le liste ammesse e i candidati per ciascun collegio uninominale o plurinominale o per la circoscrizione estero. Per ogni candidato, inoltre, sono consultabili, se caricati sulla piattaforma, il Curriculum vitae e il certificato del casellario giudiziale (art. 1, comma 14, della legge 9 gennaio 2019, n. 3). Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere: la guida completa per il voto.


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Scheda elettorale, come si vota alla Camera e al Senato: il test per capire chi votare

Rosa per la Camera, gialla per il Senato. Sono le schede che verranno consegnate agli elettori domenica 25 settembre nei seggi che saranno aperti dalle 7 alle 23. Si vota anche negli ospedali, reparti Covid inclusi, e nelle carceri. Voteranno anche per i giovani che si trovano all’estero per l’Erasmus o comunque per studio. Via i cellulari dalle urne. I bimbi non potranno accompagnare i genitori nella cabina elettorale.



Le schede

Il seggio consegna all’elettore due schede, una per la Camera ed una per il Senato. I modelli delle due schede sono identici. Le schede riportano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. A fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.


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Come votare

Occorre tracciare un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione. Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato. Non è previsto il cosiddetto voto disgiunto.



La tessera elettorale: il test per capire chi votare

La tessera elettorale si rinnova presso l’ufficio elettorale del comune di residenza. Se gli spazi sono tutti occupati da timbri è meglio pensarci per tempo, per evitare le file dell’ultim’ora. In ogni caso gli uffici comunali predisposti al rilascio delle tessere resteranno aperti dalle ore 9 alle ore 18 il 23 e il 24 settembre e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.

Occorre il documento

Per votare, oltre alla tessera elettorale, è necessario presentare un documento d’identità, “anche se scaduto”, precisano le FAQ del Viminale. Vale anche una tessera rilasciata da un ordine professionale se è corredata da una fotografia.



Il voto fuori dal proprio Comune

Il voto in un altro Comune, diverso da quello della propria residenza, è consentito per le persone ricoverate in ospedale e case di cura, per militari, naviganti, componenti dell’Ufficio elettorale di sezione e le forze dell’ordine; inoltre per i rappresentanti di lista, designati dai partiti. Tutti gli altri dovranno raggiungere la propria città.

Il voto all’estero

Coloro che per lavoro o studio sono all’estero possono chiedere la scheda elettorale e votare per corrispondenza. Oltre alle schede occorrerà spedire il tagliando staccato dal certificato elettorale, il tutto in buste diverse, al Consolato competente.

Il voto assistito

Per i non vedenti o coloro che hanno disabilità tali da non poter votare da soli, il voto può essere espresso con l’aiuto di un assistente ma serve un codice speciale sulla tessera elettorale che attesti questa particolare condizione.

 

Nuova scheda per chi si è sbagliato

L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.

Numero dei depurati e senatori da eleggere: il test per capire chi votare

Per la Camera, il numero di deputati da eleggere è di 400, dei quali 8 eletti nella circoscrizione estero. I 3/8 dei seggi (146 seggi) sono assegnati nei collegi uninominali, con formula maggioritaria, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. Fatto salvo quello della Val d’Aosta che è costituita in un unico collegio uninominale, i restanti 245 seggi sono attribuiti con metodo proporzionale a livello nazionale in 49 collegi plurinominali.



Per il Senato, il numero di senatori da eleggere è di 200, di cui 4 nella circoscrizione estero. I 3/8 dei seggi (67 seggi) sono assegnati nei collegi uninominali, con formula maggioritaria, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. Fatti salvi i collegi uninominali delle regioni che eleggono un solo senatore (Valle d’Aosta) e quelli del Trentino-Alto Adige (che elegge 6 senatori solo con sistema uninominale), i restanti 122 seggi sono assegnati, in ciascuna regione, nell’ambito di 26 collegi plurinominali, con il metodo proporzionale dei quozienti interi e dei maggiori resti, tra le liste e le coalizioni di liste che hanno superato la soglia di sbarramento.


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