Oggi, domenica 25 settembre, sono in programma le elezioni politiche 2022. Gli italiani sono chiamati a votare per rinnovare il governo, dovendo votare i nuovi deputati e senatori. Per la Camera, il numero di deputati da eleggere è di 400, dei quali 8 eletti nella circoscrizione estero. I 3/8 dei seggi (146 seggi) sono assegnati nei collegi uninominali, con formula maggioritaria, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. Fatto salvo quello della Val d’Aosta che è costituita in un unico collegio uninominale, i restanti 245 seggi sono attribuiti con metodo proporzionale a livello nazionale in 49 collegi plurinominali.
Per il Senato, il numero di senatori da eleggere è di 200, di cui 4 nella circoscrizione estero. I 3/8 dei seggi (67 seggi) sono assegnati nei collegi uninominali, con formula maggioritaria, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. Fatti salvi i collegi uninominali delle regioni che eleggono un solo senatore (Valle d’Aosta) e quelli del Trentino-Alto Adige (che elegge 6 senatori solo con sistema uninominale), i restanti 122 seggi sono assegnati, in ciascuna regione, nell’ambito di 26 collegi plurinominali, con il metodo proporzionale dei quozienti interi e dei maggiori resti, tra le liste e le coalizioni di liste che hanno superato la soglia di sbarramento.
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Elezioni politiche 2022, oggi si vota per il nuovo governo
Ai 46.127.514 elettori in Italia che domenica 25 settembre si recheranno alle urne per l’elezione dei componenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica saranno consegnate due schede: una rosa per la Camera, una gialla per il Senato. I seggi saranno aperti dalle ore 7 alle ore 23.
I modelli delle due schede sono identici. Le schede recano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. Accanto al contrassegno delle singole liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.
Il voto si esprime tracciando un segno nello spazio contenente il contrassegno della lista prescelta e, in tale caso, è espresso sia per lista che per il candidato uninominale a essa collegato. Se è tracciato un segno sul nome del candidato uninominale il voto è espresso anche per la lista a esso collegata e, nel caso di più liste collegate, il voto è ripartito tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti nel collegio.
Non è previsto il voto disgiunto. L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.
Massima attenzione a non sovrapporre le schede una sull’altra al momento dell’espressione del voto, per evitare che il segno di voto tracciato su una scheda sia visibile anche su quella sottostante.
I militari delle Forze armate nonché gli appartenenti a corpi organizzati militarmente per il servizio dello Stato, alle Forze di polizia e al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, sono ammessi a votare nel comune in cui si trovano per causa di servizio.
I naviganti (marittimi e aviatori) fuori residenza per motivi di imbarco possono esercitare il voto nel comune in cui si trovano previa esibizione di: un certificato rilasciato dal comandante del porto o dal direttore dell’aeroporto; un certificato del sindaco del comune attestante l’avvenuta notifica telegrafica al sindaco del comune che ha rilasciato il certificato elettorale, della volontà espressa dall’elettore di votare nel comune in cui si trova per causa di imbarco.
Per l’elezione della Camera dei deputati, sono 147 i collegi uninominali del territorio nazionale (compreso il collegio della Valle d’Aosta) ai quali vengono assegnati 147 seggi maggioritari. 49 i collegi plurinominali nei quali vengono assegnati i restanti 245 seggi proporzionali.
Per l’elezione del Senato della Repubblica, sono 74 i collegi uninominali del territorio nazionale (compreso il collegio della Valle d’Aosta), ai quali vengono assegnati 74 seggi maggioritari. 26 i collegi plurinominali nei quali vengono assegnati i restanti 122 seggi proporzionali.
Alla chiusura dei seggi, si procederà prima all’accertamento del numero dei votanti per ciascuna consultazione e, subito dopo, allo scrutinio delle schede del Senato. A seguire, quello delle schede per l’elezione della Camera dei deputati. L’affluenza ai seggi, l’esito degli scrutini e ogni altra informazione saranno disponibili in tempo reale sul sito Eligendo, accessibile anche all’indirizzo www.interno.gov.it, e sulla app Eligendo mobile.
Scheda elettorale, come si vota alla Camera e al Senato
Rosa per la Camera, gialla per il Senato. Sono le schede che verranno consegnate agli elettori domenica 25 settembre nei seggi che saranno aperti dalle 7 alle 23. Si vota anche negli ospedali, reparti Covid inclusi, e nelle carceri. Voteranno anche per i giovani che si trovano all’estero per l’Erasmus o comunque per studio. Via i cellulari dalle urne. I bimbi non potranno accompagnare i genitori nella cabina elettorale.
Le schede
Il seggio consegna all’elettore due schede, una per la Camera ed una per il Senato. I modelli delle due schede sono identici. Le schede riportano il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. A fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.
Come votare
Occorre tracciare un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale ai fini dell’elezione del candidato nel collegio uninominale ed a favore della lista nel collegio plurinominale. Qualora il segno sia tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto è comunque valido anche per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste della coalizione. Il voto espresso tracciando un segno sul contrassegno della lista vale anche per il candidato uninominale collegato. Non è previsto il cosiddetto voto disgiunto.
La tessera elettorale
La tessera elettorale si rinnova presso l’ufficio elettorale del comune di residenza. Se gli spazi sono tutti occupati da timbri è meglio pensarci per tempo, per evitare le file dell’ultim’ora. In ogni caso gli uffici comunali predisposti al rilascio delle tessere resteranno aperti dalle ore 9 alle ore 18 il 23 e il 24 settembre e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.
Occorre il documento
Per votare, oltre alla tessera elettorale, è necessario presentare un documento d’identità, “anche se scaduto”, precisano le FAQ del Viminale. Vale anche una tessera rilasciata da un ordine professionale se è corredata da una fotografia.
Il voto fuori dal proprio Comune
Il voto in un altro Comune, diverso da quello della propria residenza, è consentito per le persone ricoverate in ospedale e case di cura, per militari, naviganti, componenti dell’Ufficio elettorale di sezione e le forze dell’ordine; inoltre per i rappresentanti di lista, designati dai partiti. Tutti gli altri dovranno raggiungere la propria città.
Il voto all’estero
Coloro che per lavoro o studio sono all’estero possono chiedere la scheda elettorale e votare per corrispondenza. Oltre alle schede occorrerà spedire il tagliando staccato dal certificato elettorale, il tutto in buste diverse, al Consolato competente.
Il voto assistito
Per i non vedenti o coloro che hanno disabilità tali da non poter votare da soli, il voto può essere espresso con l’aiuto di un assistente ma serve un codice speciale sulla tessera elettorale che attesti questa particolare condizione.
Nuova scheda per chi si è sbagliato
L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda stessa, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.
Numero dei depurati e senatori da eleggere
Per la Camera, il numero di deputati da eleggere è di 400, dei quali 8 eletti nella circoscrizione estero. I 3/8 dei seggi (146 seggi) sono assegnati nei collegi uninominali, con formula maggioritaria, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. Fatto salvo quello della Val d’Aosta che è costituita in un unico collegio uninominale, i restanti 245 seggi sono attribuiti con metodo proporzionale a livello nazionale in 49 collegi plurinominali.
Per il Senato, il numero di senatori da eleggere è di 200, di cui 4 nella circoscrizione estero. I 3/8 dei seggi (67 seggi) sono assegnati nei collegi uninominali, con formula maggioritaria, in cui è proclamato eletto il candidato più votato. Fatti salvi i collegi uninominali delle regioni che eleggono un solo senatore (Valle d’Aosta) e quelli del Trentino-Alto Adige (che elegge 6 senatori solo con sistema uninominale), i restanti 122 seggi sono assegnati, in ciascuna regione, nell’ambito di 26 collegi plurinominali, con il metodo proporzionale dei quozienti interi e dei maggiori resti, tra le liste e le coalizioni di liste che hanno superato la soglia di sbarramento.
Elezioni politiche 2022: tutte le domande più frequenti
- I collegi uninominali sono gli stessi utilizzati per le politiche del 2018? No. Alla luce della legge costituzionale n.1/2020, che ha ridotto il numero dei parlamentari (da 630 a 400 per la Camera dei deputati e da 315 a 200 per il Senato della Repubblica), sono stati ridisegnati i collegi uninominali ed anche i collegi plurinominali (per la presentazione delle liste proporzionali) dal decreto legislativo n.177/2020.
- Che cos’è il “tagliando antifrode”? Le schede elettorali per le elezioni politiche sono dotate di un’appendice cartacea munita di un “tagliando antifrode” con un codice progressivo alfanumerico generato in serie; dopo che l’elettore ha votato ed ha restituito la scheda al presidente del seggio debitamente piegata, tale appendice con il tagliando è staccata dalla scheda e conservata dai componenti dei seggi elettorali, che controllano se il numero del tagliando sia lo stesso di quello annotato prima della consegna della scheda medesima all’elettore; solo dopo tale controllo il presidente del seggio inserisce la scheda stessa nell’urna (art.31, comma 6, e art.58 del D.P.R. n.361/1957, come sostituito dall’art. 1, commi 18 e 19, della legge n.165/2017).
- I cittadini di altro Stato della UE residenti in Italia possono votare per le politiche? No. Il voto per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica è riservato dalla nostra Costituzione solo ai cittadini italiani.
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- A quali condizioni i rappresentanti di lista possono votare nei seggi presso i quali sono designati? L’esercizio del diritto di voto nel seggio di regolare designazione per i rappresentanti effettivo e supplente di una stessa lista è previsto nel caso in cui tali rappresentanti si accreditino entrambi presso il seggio medesimo ed esercitino effettivamente tali funzioni (ovviamente in tempi diversi, essendo, come detto, uno supplente dell’altro), essendo elettori del collegio plurinominale stesso.
- Come si scrutina il voto espresso all’estero? Le schede votate dagli elettori all’estero, incluse nelle apposite buste pervenute per corrispondenza agli Uffici consolari, vengono spedite in Italia dai Consolati mediante valigia diplomatica accompagnata. I plichi arrivati in Italia vengono presi in consegna dall’Ufficio centrale per la circoscrizione Estero, istituito appositamente presso la Corte d’appello di Roma. Nell’ambito del predetto Ufficio centrale e degli Uffici decentrati istituiti presso le Corti d’appello di Milano, Bologna, Firenze e Napoli (ai sensi della recente riforma dell’art.7 della legge n.459/2001, come modificato dal decreto-legge n.41/2022, convertito con modificazioni dalla legge n.84/2022) vengono costituiti seggi elettorali per lo scrutinio delle schede pervenute. Le operazioni di scrutinio iniziano alla medesima ora dello spoglio dei voti espressi nei seggi istituiti sul territorio nazionale, e cioè alle ore 23 di domenica 25 settembre.