Sono stati depositati 101 simboli in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre al Viminale da parte dei partiti o dei gruppi politici organizzati che intendono presentare liste di candidati per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. I contrassegni sono destinati a contraddistinguere le liste nei singoli collegi plurinominali e i candidati nei singoli collegi uninominali.
Le operazioni per il deposito hanno preso avvio venerdì 12 agosto scorso alle ore 8 e si sono concluse domenica 14 agosto alle ore 16. Il numero d’ordine da assegnare ai contrassegni sulle schede elettorali sarà stabilito in seguito, dopo la presentazione delle liste, tramite sorteggio effettuato da ogni ufficio centrale circoscrizionale per la Camera dei deputati, e da ogni ufficio elettorale regionale per il Senato della Repubblica, alla presenza dei delegati di lista.
Elezioni politiche del 25 settembre: ecco i 101 simboli depositati
Tra i simboli depositati, c’è “Italiani con Draghi” anche se il presidente del Consiglio non ne era conoscenza e che – probabilmente – verrà annullato. Sono stati presentati da 98 soggetti politici. Per la scorsa tornata elettorale del 2018 il ministero dell’Interno esaminò 103 contrassegni depositati e ne ammise 75. Ora parte l’attività istruttoria del ministero dell’Interno.
Entro 48 ore, ovvero entro la mezzanotte del 16 agosto, verranno notificati gli ammessi e i ricusati, poi saranno concesse altre 48 ore per presentare le eventuali integrazioni, modifiche richieste, o ricorsi. La partita dei simboli al Viminale dunque si chiuderà definitivamente il 18 agosto. Tutti in fila al Viminale per consegnare i simboli in vista delle elezioni del 25 settembre. I primi a entrare e a depositare il proprio simbolo sono stati i liberali del Pli: erano arrivati giovedì sera alle 22 e si sono messi pazientemente in coda. A depositare il simbolo Giulia Pantaleo, tra i giovani volti del partito. Il Partito Democratico, il Movimento Cinque Stelle e il Partito Liberale Italiano hanno scelto dei contrassegni senza il nome del leader della coalizione.