Termina con un nulla di fatto il primo giorno delle elezioni per il nuovo presidente della Repubblica. Alla prima votazione per il presidente della Repubblica il quorum non è stato raggiunto. La Costituzione prevede che nelle prime tre votazioni la maggioranza richiesta per l’elezione sia quella dei due terzi dei componenti dell’Assemblea.
Dal quarto scrutinio il quorum si abbassa: per essere eletti basterà la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea. Non c’è un numero prestabilito delle votazioni: la seduta comune è considerata un’unica seduta anche se si sviluppa in più giorni.
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