Cronaca

Emanuela Orlandi, l’audio inedito trasmesso nell’ultima puntata di Chi l’ha Visto: “Mi accompagneranno in un paesino sperduto vicino a Santa Marinella”

Durante l’ultima puntata della trasmissione Chi l’ha Visto andata in onda nella serata di ieri, mercoledì 3 luglio, è stato trasmesso un audio inedito con la voce di Emanuela Orlandi. Si tratta di una telefonata ricevuta il 5 luglio del 1983 proprio a casa Orlandi da uno dei presunti rapinatori.

Emanuela Orlandi, l’audio inedito trasmesso a Chi l’ha Visto

Durante l’ultima puntata della trasmissione Chi l’ha Visto andata in onda nella serata di ieri, mercoledì 3 luglio, è stato trasmesso un audio inedito con la voce della giovane scomparsa. Si tratta di una telefonata ricevuta il 5 luglio del 1983 proprio a casa Orlandi da uno dei presunti rapinatori, conosciuto come l’Amerikano per via del suo accento straniero. L’Amerikano, pensando di parlare con il padre della 15enne scomparsa il 22 giugno dello stesso anno, si è invece trovato a interagire con lo zio di Emanuela.

La conduttrice Federica Sciarelli ha mandato in onda l’audio, confermando che fino a quel momento non era mai stato reso pubblico. Pietro Orlandi, ospite in studio, ha confermato che anche lui cercava quell’audio da anni, avendo solo letto la trascrizione ma mai sentito la registrazione.

Cosa si sente nell’audio

Nell’audio, la voce femminile giovane dice: “Convitto Vittorio Emanuele II, l’anno prossimo dovrei fare il terzo anno liceo scientifico”. Pietro Orlandi ha confermato che quella è sicuramente la voce della sorella, come certificato anche dagli analisti del Sismi.

La registrazione contiene frammenti di conversazione. L’Amerikano dice: “Ascolti bene, abbiamo pochi momenti, questo essere della sua figliola”. Lo zio risponde: “Me la faccia sentire bene”. La voce femminile continua con: “Dovrei fare il terzo liceo scientifico”. Poi si sente un brano musicale e frammenti come “Di particolare…” e “saranno sedici a gennaio”, riferendosi all’età che Emanuela avrebbe compiuto nel gennaio 1984.

Lo zio insiste: “Mi faccia sentire meglio”, e poi Emanuela dice: “Mi verranno ad accompagna’ l’anno prossimo in un paesino sperduto, vicino a Santa Marinella”. Pietro Orlandi ha commentato che suo zio aveva ricordato che Emanuela frequentava spesso Santa Marinella, dove lui possedeva una casa.

L’Amerikano chiede: “Questa è la voce di sua figlia Emanuela?” e lo zio risponde: “Mi faccia una proposta più completa”. L’Amerikano menziona poi la Segreteria di Stato del Vaticano e fa riferimento all’età di Emanuela: “Quindici anni”, l’età che aveva quando fu rapita.

La giovane scomparsa

La sparizione di Emanuela Orlandi, cittadina vaticana di 15 anni, avvenne il 22 giugno 1983 a Roma, mentre la ragazza rientrava a casa dopo le lezioni di musica. Questo tragico evento divenne uno dei più celebri casi irrisolti della storia italiana e vaticana. Coinvolse e chiamò in causa lo Stato Vaticano, lo Stato Italiano, il terrorismo internazionale, i servizi segreti di diversi Stati e la Banda della Magliana. La vicenda fu collegata alla quasi contemporanea sparizione di un’altra adolescente romana, Mirella Gregori, scomparsa il 7 maggio 1983, anche se successivamente i due casi non apparvero avere una matrice in comune1. Recentemente, è stato trasmesso un audio inedito con la voce di Emanuela Orlandi durante una puntata di “Chi l’ha visto”2. La sua scomparsa rimane ancora un mistero, e le indagini continuano a cercare risposte.

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