Emanuela Orlandi potrebbe essere stata sepolta a Santa Maria Maggiore: perché questa nuova pista potrebbe essere quella giusta? Ad ipotizzarlo è il fratello della vittima, Pietro, facendo riferimento ad una chat Whatsapp che risale al 2024 e che vedrebbe come protagonisti due alti funzionari vaticani.
Roma, Emanuela Orlandi potrebbe essere sepolta a Santa Maria Maggiore
A parlare di questa nuova possibile pista è Pietro Orlandi, fratello della giovane sorella scomparsa a Roma. Nel corso della manifestazione organizzata nel giorno del 56esimo compleanno di Emanuela, il fratello ha parlato di alcune chat WhatsApp che legherebbero il mistero che va avanti da 40 anni alla basilica romana di Santa Maria Maggiore.
Tra i messaggi si fa riferimanto al cardinale Santos Abril y Castello’, ex arciprete di Santa Maria Maggiore, oggi 89enne. Il cardinale sarebbe stato messo a conoscenza di alcuni lavori al campo santo Teutonio e di alcune indagini effettuate. Sotto alle tombe sarebbe stato trovato qualcosa. “No non sappiamo che cosa c’era dentro, c’era qualcosa in quella cassa e quella cassa mi è stata consegnata e io l’ho portata a Santa Maria Maggiore”.
Le parole di Pietro
Pietro ha poi detto: “Se vuoi la conferma di questo, devi chiedere a quello che all’epoca era il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, perché queste persone sono andate insieme da lui. E che ci vuole a chiedere a Franceschini, scusi lei nel 2014 ha autorizzato dei lavori a Santa Maria Maggiore? E si fanno delle indagini, si va lì e si vede, che ci vuole? Magari Franceschini è al di fuori di tutto però è informato su questi fatti. Da quanto mi hanno detto poi a voce queste persone coinvolte nello scambio di messaggi, Franceschini ha solo dato l’autorizzazione per tirare su un muro. Ma queste sono cose su cui la Commissione di inchiesta può agire, può fare quello che non si è fatto finora”.
L’ex ministro, interpellato, ha detto di non sapere “niente di tutta questa storia. Santa Maria Maggiore è extraterritoriale e che quindi Ministero e Soprintendenza non hanno alcuna competenza in materia di tutela e di autorizzazione di lavori”.
Il commento del legale
Oggi il legale della famiglia ha fatto chiarezza: “In relazione a un coinvolgimento della Basilica di Santa Maria Maggiorecon il rapimento di Emanuela Orlandi e al fatto che presso tale Basilica vi sia stato un intervento del Ministero dei beni culturali mentre era ministro Franceschini, che l’avrebbe autorizzato, presumibilmente negli anni 2013-2014, la famiglia Orlandi precisa che nessuna responsabilità è stata imputata in capo al ministro stesso, ma chiede che venga verificata quanto prima questa circostanza, così come rappresentato agli inquirenti”.