Una faida giovanile, già segnata da episodi di violenza, ha raggiunto un tragico epilogo con la morte di Emanuele Tufano durante una sparatoria avvenuta a Napoli, tra il Rione Sanità e Piazza Mercato. La tensione tra gruppi di adolescenti dei due storici quartieri napoletani si era intensificata nel tempo, infatti un mese fa durante una rissa, a uno dei giovani era staccato un pezzo d’orecchio a morsi.
Dietro l’omicidio di Emanuele un pezzo d’orecchio staccato a morsi
Una disputa giovanile, già caratterizzata da episodi violenti, ha avuto un epilogo tragico con la morte di Emanuele Tufano durante una sparatoria avvenuta a Napoli, tra il Rione Sanità e Piazza Mercato. La tensione tra gruppi di adolescenti dei due storici quartieri napoletani era aumentata nel tempo, con aggressioni e confronti che avevano visto un drammatico precedente circa un mese fa, quando, durante una rissa, a uno dei giovani era stato staccato un pezzo d’orecchio a morsi.
Per il fatto di sangue, due minorenni, di 17 e 15 anni, sono attualmente indagati a piede libero per possesso di armi e per il loro coinvolgimento nei fatti. Durante l’interrogatorio, conclusosi nella notte, i due hanno affermato di aver agito per difendersi, sostenendo che il loro gruppo di quattro ragazzi su due motorini fosse stato attaccato da un gruppo rivale, numericamente superiore e arrivato su otto scooter, che avrebbe aperto il fuoco per primo. Le autorità stanno ora verificando la loro versione per capire la reale dinamica dell’accaduto e la legittimità della difesa invocata dagli indagati.
Questo drammatico evento mette in evidenza una situazione di allerta sociale, che coinvolge minori in atti violenti e l’uso sconsiderato di armi. L’episodio solleva interrogativi significativi sull’ambiente di appartenenza dei giovani coinvolti e sottolinea l’urgenza di interventi per prevenire una deriva criminale tra le nuove generazioni.