Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla Camera in questi minuti per riferire in merito all’emergenza coronavirus. Il discorso è iniziato in ritardo a causa della mancanza della mascherina da parte del presidente. Il presidente ha sconfessato le iniziative degli Enti locali e le ha definite “illegittime”.
Emergenza coronavirus, il discorso del presidente Conte alla Camera
Il presidente nel suo discorso ha toccato vari temi, tra questi il rapporto con le Regioni, le iniziative di carattere economico e sociale, i dati epidemiologici, le ipotesi per il futuro.
Cura Italia
Il primo decreto legge riprenderà tutti i provvedimenti del Cura Italia, li prolungherà e rafforzerà. Ci saranno 25 miliardi per le misure di sostegno al lavoro e sostegno al reddito come cassa integrazione, indennizzi per colf e badanti, mentre il computo delle misure per le imprese nel prossimo decreto sarà di 15 miliardi.
Illegittime le decisioni degli Enti locali
Non ci sarà un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali ma basato su rilevazioni scientifiche. Iniziative che comportino misure meno restrittive non sono possibili, perché in contrasto con le norme nazionali, quindi sono da considerarsi a tutti gli effetti illegittime.
Nuovi allentamenti
Al termine delle due settimane previste dal Dpcm del 4 maggio avremo un quadro più chiaro e potremo procedere ad un ulteriore allentamento delle misure contenitive. Se nei prossimi giorni la curva dei contagi non dovesse crescere allenteremo ulteriormente le misure assicurando l’apertura in sicurezza del commercio al dettaglio, della ristorazione, dei servizi alla persona.
Test e nuovi contagi
Nel mese di maggio si procederà ad effettuare 150mila test sierologici, un campione verrà selezionato dall’Istat. Dovremo essere pronti a misure tempestive, anche restrittive in caso di nuova crescita dei contagi. Misure che potranno essere mirate su specifici territori.
Decisioni su basi scientifiche
Il governo ha adottato da subito un indirizzo di merito e di metodo che prevede un costante confrbonto con il Comitato tecnico scientifico, per seguire un principio di conoscenza scientifica nelle sue decisioni. È imperativo categorico per un governo che deve proteggere la vita dei cittadini porre a fondamento delle proprie decisioni non già la libere opinioni che si susseguono ma le raccomandazioni di qualificati esponenti del mondo scientifico.
Nessuna improvvisazione
Il governo ha sempre compreso la gravità del momento e proprio per questo non ha mai inteso procedere per via estemporanea, improvvisata: c’è stato accurato bilanciamento di tutti gli interessi e i valori coinvolti, buona parte dei quali di rango costituzionale.