Cronaca

Energia pulita con la fusione nucleare: la svolta dagli Usa

Gli Usa annunciano una svolta sulla fusione nucleare grazie alla produzione per la prima volta nella storia di una reazione che genera più energia pulita di quella necessaria per innescarla. Con la tecnica laser, e non con quella a confinamento magnetico su cui invece ha preferito investire la Ue.

Energia pulita con la fusione nucleare: la svolta degli Usa

Lo storico risultato scientifico, che vede gli Stati Uniti vincere la corsa planetaria verso questo traguardo, verrà presentato ufficialmente in una conferenza stampa dalla segretaria del dipartimento americano dell’Energia Jennifer Granholm. Ma è già stato anticipato da alcuni media, suscitando un vasto, pur se cauto, entusiasmo in tutto il mondo.

Qualcuno lo ha già definito il ‘Santo Graal‘ dell’energia senza emissioni di carbonio che gli scienziati hanno inseguito e sognato sin dagli anni’50, quando si studiò come amplificare la potenza di un ordigno atomico arrivando alla bomba H. Un passo rivoluzionario verso un’energia illimitata, pulita e a basso costo che in un solo colpo potrebbe consentire di ridurre l’inquinamento, frenare il cambiamento climatico, garantire lo sviluppo dei Paesi più poveri.

La svolta mondiale

E mutare i rapporti di forza nella mappa geopolitica, ridimensionando il potere di Paesi la cui economia dipende in gran parte dall’export di combustibili fossili, come la Russia e i Paesi del Golfo. La svolta conferma inoltre il primato degli Usa nella ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologica, grazie anche ad investimenti pubblici e privati senza pari nel mondo, compreso il maxi pacchetto di aiuti per la green economy della recente legge anti inflazione varata dall’amministrazione Biden. “C’è un grande orgoglio che questo sia avvenuto negli Stati Uniti”, ha ammesso David Edelman, alto dirigente della Tae, una grossa società privata per l’energia da fusione. Certo, ci vorrà tempo per arrivare all’uso commerciale dell’energia da fusione nucleare, 10 anni o forse decenni, come avvisano gli esperti, che già si chiedono se non sarà troppo tardi per invertire il climate change.

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