L’ordinaria quotidianità domestica a volte può dare il la a grandi scoperte, in grado di cambiare le abitudini delle comunità, episodi come quello avvenuto agli inizi degli anni Venti, quando – grazie ad una scoperta di un dipendente della “Johnson & Johnson” (J&J), Erle Dickson – entra in commercio il certotto, dando così vita al comune uso di questo familiare rettangolino adesivo che arriva in soccorso di piccole e grandi ferite.
L’invenzione geniale del cerotto, in grado di cambiare le abitudini di miliardi di esseri umani e di dare la sterzata giusta alla propria vita professionale di Erle, sobbarcherà le fraudolente medicazioni sterili.
18 maggio 1921: nasce il cerotto, la grande scoperta di Earle Dickson
Morire d’infezione per ferite e tagli non era così raro fino a un secolo e mezzo fa; un fenomeno da cui non si era immuni nemmeno tra le mura di un ospedale, in particolare dopo un intervento chirurgico. Un parziale rimedio era stato individuato nell’utilizzo di garze imbevute di acido fenico, che però finiva per irritare la cute. Di lì si era passati all’individuazione di prodotti sterili, tali da tenere lontani batteri e germi.
Fatti antecedenti
Le prime forme rudimentali di medicazioni sterili vennero brevettate nel 1845 da due medici americani Horace Harrell Day e William H. Shecut. Consistevano in preparati viscosi ricavati dalla nitrocellulosa, che prima venivano sciolti in etere etilico e poi applicati sulle ferite, applicandovi sopra semplici bende di cotone. Questo processo venne in seguito reso più pratico con un sistema a strisce, facili da applicare e togliere.
L’idea era venuta a due imprenditori Robert Wood Johnson e George Seabury, ma fu il primo a metterla a profitto dando vita nel 1886 a una propria azienda, la “Johnson & Johnson”, ancora oggi tra le più note multinazionali del settore farmaceutico.
La grande invenzione
Circa trentacinque anni più tardi, un impiegato della stessa società, Earle Dickson, si presentò ai suoi capi con un’idea geniale.
L’intuizione gli era venuta osservando sua moglie Josephine all’opera nella loro cucina. Per medicarle i piccoli tagli e le scottature gli era balenata una soluzione che permettesse di tenere la ferita in condizioni sterili, consentendo alla donna di continuare le sue faccende domestiche.
Prese una striscia adesiva e vi posizionò al centro un tampone di garza, ricoperta con crinolina per mantenerla sterile e sicura.
Aveva inventato a tutti gli effetti il cerotto moderno. L’idea conquistò il presidente James Wood Johnson (fratello di Robert, cui era subentrato alla sua morte), che la trasformò in pochi mesi in un prodotto su larga scala, lanciato ufficialmente nei negozi il 18 maggio del 1921. La nuova medicazione incontrò rapidamente il favore della gente, diventando un oggetto irrinunciabile in qualsiasi armadietto domestico o cassetta di pronto soccorso sui luoghi di lavoro.
Il successo
Per la “J&J” fu un successo commerciale destinato a lunga vita, per Dickson l’occasione di una promozione professionale, che lo portò alla poltrona di vicepresidente della società. Diffuso negli USA come “Band-Aid”, assunse in Italia il nome di “cerotto”, come diminutivo della “tela cerata”, utilizzata anticamente per le medicazioni.