Enzo Iacchetti confessa di aver sempre sofferto di depressione. La pandemia è stata l’ultima batosta per il conduttore, che ha da sempre sofferto, sentendo un grande peso addosso. Lui è sempre stato malinconico e ironico al tempo stesso, è un po’ il segreto della sua carriera.
Enzo Iacchetti: la sofferenza e la depressione
Il conduttore, ha raccontato in un’intervista a La Ragione: “Mi chiamarono per partecipare al Maurizio Costanzo Show. Fu la svolta. Portai i miei libri bonsai e l’idea piacque tantissimo a Maurizio Costanzo, che in me probabilmente percepisce un senso della comicità sensibile e malinconica alla Neil Simon. Andò tutto bene, mi chiese anche di improvvisare delle canzoni in diretta”. Da quel momento, la sua carriera esplose e ebbe inizio.
“Mio padre è venuto a mancare quando avevo solo 21 anni. Tuttora ho un senso di colpa fortissimo perché non andavo d’accordo con lui. Ero fissato con la musica e le chitarre e non pensavo alle difficoltà che ogni giorno affrontava. Con la sua morte sono andato molto in crisi”. Un dolore che ha condizionato tutta la sua vita, anche se non è stato l’unico momento buio.
L’ultimo momento triste è stato il più recente. La pandemia lo ha cambiato profondamente, come lui stesso dichiara: “Prima della pandemia vivevo a pieno ritmo, non mi sembrava di avere 67 anni. Adesso invece mi sembra di avere molti più anni di quelli che ho. Vivo in solitudine e amo il silenzio. Che sia forse depressione? – si chiede, fornendo subito dopo la risposta – L’ho sempre avuta. Anche da bambino ero vivace ma non parlavo, il palco per me è stato terapeutico. Tutti noi portiamo una croce, la mia è questo carattere”.