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Epatite bambini in Lombardia, due ricoverati in ospedale per una forma sconosciuta

Nuovi casi di epatite “sconosciuta” in Lombardia dove l’assessorato al Welfare regionale ha comunicato che è stata trasmessa al ministero della Salute la segnalazione di due bambini con epatite a eziologia ignota. I due si trovano attualmente ricoverati in osservazione, non sono in pericolo di vita.
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Dalla Dg Welfare specificano che si tratta di due casi su un milione di bambini in Lombardia. E sottolineano che i pazienti non sono gravi: “I due bambini sono ricoverati in ospedale in osservazione, le loro condizioni non destano preoccupazione, ma sono in corso approfondimenti diagnostici”. I due sono stati segnalati al ministero perché è lo stesso ad aver chiesto ai centri italiani e alle Regioni di comunicare possibili casi di epatite a eziologia ignota. Sono sempre più numerosi in Europa (ma anche negli Stati Uniti e in altri Paesi) i casi di epatite acuta «di origine sconosciuta» che stanno colpendo i bambini.

Epatite nei bambini, la “causa” mascherine e lockdown?

C’è un’inchiesta internazionale in corso volta ad accertare cosa sta scatenando tutti questi casi di epatite tra i bambini. In attesa di avere dati e informazioni più corrette, si stanno facendo varie ipotesi sulla causa scatenante.

Gli esperti britannici ritengono che i nuovi casi non sembrano essere legati al virus dell’epatite già in circolazione. Tra gli studiosi sta crescendo la convinzione che a scatenare il tutto possa essere una forma di adenovirus, che provoca raffreddore nella maggior parte dei casi, ma può anche sfociare in problemi più gravi.

E secondo “The I”, nel campo delle ipotesi è presente anche un abbassamento delle difese immunitarie nei bambini a causa dei due anni di pandemia e alla conseguente limitazione dei rapporti sociali e all’uso delle mascherine.

Per due anni i bambini sono stati limitati nelle interazioni sociali ed hanno indossato la mascherina. Limitando la risposta immunitaria dell’organismo si è venuto a creare un calo delle difese. Difese che ora si stanno rivelando insufficienti per affrontare la nuova fase di convivenza con il covid e con la ripresa della circolazione di tanti altri virus.

L’esposizione meno protetta quindi a questi adenovirus potrebbe essere stata una causa primaria per l’esplosione di casi di epatite acuta nei bambini, di cui anche con gravi conseguenze. L’ipotesi viene confermata anche da uno studio pubblicato sulla rivista medica “Eurosurveillance” che stima il 77% dei bambini colpiti da epatite in Gran Bretagna positivi ad adenovirus.

L’altra possibile ipotesi secondo i medici britannici

L’altra strada percorsa dagli scienziati britannici su cosa possa aver scatenato questo improvviso e rapido aumento di casi di epatite riguarda sempre il Coronavirus.

L’ipotesi è quella di una possibile modifica del genoma dell’adenovirus a seguito della positività al coronavirus che avrebbe aiutato a generare il ceppo dei casi di epatite acuta ora in aumento.

Di sicuro secondo sempre gli scienziati l’assenza di legame tra l’infezione da epatite e il vaccino contro il covid. A dirlo sono i numeri: nessuno dei 108 bambini contagiati in Gran Bretagna è risultato vaccinato contro il coronavirus in quanto nel paese l’obbligo va dai 12 anni in su e i casi sono avvenuti soprattutto per bambini sotto i 10 anni.

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