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Maturità 2019, ecco tutte le tracce dell’esame di stato

Manca ormai pochissimo all’inizio dell’esame di maturità. L’inizio è fissato per il 19 giugno, giorno della prima prova, a cui poi seguirà la seconda prova il 20 giugno. Dopo la conclusione degli scritti e l’uscita con i quadri dei risultati parziali, l’esame si concluderà con il colloquio davanti alla commissione. Ecco le tracce tanto temute dagli studenti.

Maturità 2019, le novità e le tracce

Una delle maggiori novità del colloquio è l’abolizione del lavoro multidisciplinare con cui, fino allo scorso anno, si apriva la prova. Da oggi, al suo posto, ci saranno le tanto rinomate buste a fare da apripista al discorso del candidato, contenente materiale (ad esempio documenti, immagini, testi) che possa essere utilizzato come spunto per un percorso multidisciplinare.

Il materiale contenuto nei plichi sarà preparato dalla commissione in base al documento preparato dal consiglio di classe, che elenca le attività svolte durante l’anno. Il numero di buste che la commissione dovrà preparare sarà di numero uguale a quanti ragazzi compongono la classe più due, cosicché ogni maturando possa scegliere avendo tre opzioni davanti.



Come si svolge l’esame orale di maturità?

Il colloquio prosegue con la relazione che ogni studente dovrà presentare sull’esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta, oggi “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento”.

Si passa quindi alla terza fase, volta a testare le conoscenze acquisite durante le attività svolte nell’ambito dei progetto su Cittadinanza e Costituzione.

A conclusione del colloquio, la commissione commenterà con il candidato le prove scritte, analizzando scelte ed eventuali errori.



Durata e punteggio

L’esame orale potrà avere una durata massima di 60 minuti. La commissione avrà a disposizione venti punti da assegnare a ogni candidato nella valutazione della prova orale, esattamente come per la prima e per la seconda prova.

Le tracce

“Ogni mio momento
io l’ho vissuto
un’altra volta
in un’epoca fonda
fuori di me
Sono lontano colla mia memoria
dietro a quelle vite perse
Mi desto in un bagno
di care cose consuete
sorpreso
e raddolcito
Rincorro le nuvole
che si sciolgono dolcemente
cogli occhi attenti
e mi rammento
di qualche amico
morto
Ma Dio cos’è?
E la creatura
atterrita
sbarra gli occhi
e accoglie
gocciole di stelle
e la pianura muta
E si sente
riavere”

 

 

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