L’estate ai tempi del coronavirus, ipotesi spiagge a numero chiuso: l’idea del sindaco di Riccione è quella di lasciar accedere le persone previa prenotazione e con ingressi contingentati.
Coronavirus, spiagge a numero chiuso
Dopo la Puglia, che ha proposto la divisione tra ombrelloni senza pareti in plexiglass, un’antra proposta per l’estate arriva da una delle località turistiche più amate, Riccione.
Ingressi scaglionati e prenotazioni
L’idea arriva da sindaco del Comune romagnolo, Renata Tosi, che propone stabilimenti balneari a numero chiuso, con ingressi contingentati e su prenotazione.
Nessuna chiusura
Tosi ha bocciato senza mezzi termini l’idea delle pareti in plexiglass e ha invece incoraggiato gli albergatori locali a tenere duro, spronando a non mollare coloro che hanno dichiarato di non voler aprire per l’estate “noi romagnoli siamo gente combattiva che accetta le sfide”.
Evitare gli assembramenti
In hotel evitare assembramenti pericolosi potrebbe essere più semplice di quanto si pensi: per evitare la calca negli spazi comuni, alcuni pasti si potrebbero consumare in camera, come ad esempio la colazione, mentre il pranzo si potrebbe fare direttamente in spiaggia.