Un avviso di garanzia con l’imputazione di «omicidio del consenziente relativamente all’art. 580 del Codice Penale» è stato consegnato a Exit Italia. Ad annunciarlo è Emilio Coveri, presidente e fondatore di Exit Italia (Associazione italiana per il diritto a una morte dignitosa), associazione che da anni offre informazioni per ricorrere alla “dolce morte” in Svizzera.
Avviso di garanzia per Exit Italia, le motivazioni
L’avviso di garanzia riguarda il caso di una donna siciliana che ha appunto fatto questa scelta recandosi la scorsa primavera in Svizzera, dove è ricorsa al suicidio assistito alla clinica Dignitas. La donna era affetta «da una rara sindrome che le provocava fortissimi dolori e non le permetteva di stare in piedi», spiega Coveri all’Adnkronos Salute.
«Marco Cappato non è dunque più solo – dice Coveri – e la politica invece di discutere una normativa di legge sull’eutanasia e suicidio assistito in Italia pensa soltanto a litigare per le solite e ormai vetuste ideologie. Ho dato mandato al mio avvocato di procedere quanto prima con l’incontro col Pm».