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“Grazie Claudio!”: il concerto omaggio a Claudio Abbado diretto da Ezio Bosso

Stasera su Rai 5 andrà in onda “Grazie Claudio!”, il concerto che è un doppio omaggio, sia per il direttore Claudio Abbado (a cui è dedicato) sia per Ezio Bosso che lo ha diretto in suo onore.

Stasera “Grazie Claudio!” il concerto in omaggio a Claudio Abbado diretto a Ezio Bosso

Un concerto per rendere a omaggio un grandissimo direttore d’orchestra e, insieme, a uno straordinario musicista. A 7 anni dalla scomparsa del Maestro Claudio Abbado, Rai 5 propone il concerto “Grazie Claudio!”, prodotto da Mozart14 nel 2019 e diretto da Ezio Bosso, in onda stasera mercoledì 20 gennaio alle 21.15.

Il programma prevede l’Ouverture da “Il barbiere di Siviglia” i Rossini, “Pierino e il lupo”, favola musicale per bambini di Prokofiev con l voce narrante di Silvio Orlando; la Sinfonia n.7 in La Maggiore di Beethoven; e l’Ouverture da “Le nozze di Figaro” di Mozart.

L’orchestra

L’orchestra, creata per l’occasione, è composta da molti tra i più importanti musicisti europei che in passato hanno collaborato con Claudio Abbado.

Fanno parte dell’orchestra musicisti provenienti dalle migliori orchestre italiane ed europee come la Chamber Orchestra of Europe, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestra del Teatro alla Scala e il Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Mozart, l’Orchestra Verdi, la Royal Concertgebouw Orchestra, i Berliner Philharmoniker e la Lucerne Festival Orchestra.

Le parole di Ezio Bosso

«Grazie Claudio!”è per me importante non solo perché ricorda con gioia e senza retorica un uomo che ha davvero fatto la differenza nella mia vita, in quella di tanti eccellenti musicisti, ma anche nel pubblico, nell’idea stessa di orchestra, nel ruolo sociale del musicista». Così il maestro Ezio Bosso presentò il disco Grazie Claudio! che registra il concerto tenutosi a Bologna il 20 Gennaio 2019.

«Spesso ci si dimentica che quel concerto e questo album devono essere soprattutto un’importante occasione di raccolta fondi, ma anche un momento di divulgazione delle loro attività negli ospedali e nelle carceri a favore di un’umanità sofferente troppo spesso accantonata e resa quasi invisibile fuori dalle mura che la accolgono».

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