Fabrizio Moro, pseudonimo di Fabrizio Mobrici (Roma, 9 aprile 1975 ), è un cantautore italiano. Nel 2018 ha vinto Festival di Sanremo 2018 con il brano “Non mi avete fatto niente” in coppia con Ermal Meta.
Ecco una raccolta delle frasi più belle di Fabrizio Moro.
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Le frasi più belle di Fabrizio Moro
Tu portami via
Dalle ostilità dei giorni che verranno
Dai riflessi del passato perché torneranno
Dai sospiri lunghi per tradire il panico che provoca l’ipocondria.
(Portami via)
Tu portami via
Dalla convinzione di non essere abbastanza forte
Quando cado contro un mostro più grande di me
Consapevole che a volte basta prendere la vita così com’è
(Portami via)
Tu portami via
Se c’è un muro troppo alto per vedere il mio domani
E mi trovi lì ai suoi piedi con la testa fra le mani
Se fra tante vie d’uscita mi domando quella giusta chissà dov’è
(Portami via)
Tu
Tu sai comprendere
Questo silenzio che determina il confine fra i miei dubbi e la realtà
Da qui all’eternità non ti arrendere.
(Portami via)
Cadranno i grattacieli, le metropolitane
I muri di contrasto alzati per il pane
Ma contro ogni terrore che ostacola il cammino
Il mondo si rialza col sorriso di un bambino.
(Non mi avete fatto niente, con Ermal Meta)
E questo corpo enorme che noi chiamiamo Terra
Ferito nei suoi organi dall’Asia all’Inghilterra
Galassie di persone disperse nello spazio
Ma quello più importante è lo spazio di un abbraccio.
(Non mi avete fatto niente, con Ermal Meta)
Scambiamoci la pelle, in fondo siamo umani
Perché la nostra vita non è un punto di vista
E non esiste bomba pacifista.
(Non mi avete fatto niente, con Ermal Meta)
Non mi avete fatto niente
Non avete avuto niente
Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre
(Non mi avete fatto niente, con Ermal Meta)
E’ eterno chi ha scelto di vivere a suo modo.
(L’eternità)
Aspetta qui per un minuto
e stringi le mie mani fino all’infinito
che se ti guardo io non ci credo
che da domani sarà tutto cambiato
e non ci vedremo più
quando in fondo l’eternità per me sei tu.
(L’eternità)
Perché la nostra vita in fondo non è nient’altro che
Un attimo eterno, un attimo, fra me e te.
(Sono solo parole)
Le paure che sento
come distanze da un centro
sono l’amore che ho dentro
e che non so controllare.
(Sono anni che ti aspetto)
Le paure che sento qui dentro di me
sono parole mai dette.
(Sono anni che ti aspetto)
Tu, tu non mi hai voluto credere
sono anni che ti aspetto
e ora non riesco a respirare più.
Ora basta devi scegliere
sono anni che ti aspetto.
(Sono anni che ti aspetto)
L’inizio è musica, l’inizio è vita
è ogni cosa che sia mai esistita.
(L’inizio)
L’inizio è la ragione perché è l’indizio
di una prospettiva
un punto di partenza
che nasce per distruggere il dolore di una circostanza.
(L’inizio)
Siamo fatti per sbagliare e poi tornare indietro
E desiderare sempre quello che sta dietro al vetro
Ma prenditi le scarpe e riprendi la tua rabbia
E continua a cercare il tuo ago nella sabbia.
(Parole, rumori e giorni)
Gli amori vanno via, ma i sogni, i sogni, no
Alcuni non si avvereranno mai, però immaginare è l’unica certezza che ho
E questa solitudine che sento sarà il prezzo per un po’ di libertà.
(Eppure mi hai cambiato la vita)
Le cose che vanno, non torneranno mai
tra quelle che hai perso, qualcosa troverai.
(Melodia di giugno)
Siamo ancora in tempo per ricominciare a ridere
Siamo ancora in tempo per scrollarsi tutto e vivere.
(Rarole rumori e giorni)
Ricorda la vita è la cosa più bella
per quanto ogni uomo è uguale ad una stella.
(Non importa)
Ascolta, perché chi sa ascoltare sa anche vivere.
(Non importa)
Non importa se sei bianco o se sei nero
se sei falso o se sei vero
se sei forte o sei indifeso
ogni colore alla luce è più acceso.
(Non importa)
Ma chi non scrive la sua storia
Non può decidere il finale.
(Seduto a guardare)
Che dire che fare quando io… io non posso fare a meno di te
che sei l’infinito tra i miei desideri, tu che sei il sogno più grande tra i sogni più veri…
(Il senso di ogni cosa)
Posso fare a meno di un motore
è troppo bello camminare
posso fare a meno di sapere
perché spesso preferisco immaginare.
(Il senso di ogni cosa)
Ma poche volte, sai, ti rendi conto
Mentre vivi un momento
Che poi sarà speciale.
(21 anni)
Ci vorrebbe un’altra vita
Per fermarci ad un secondo di distanza da un errore
Un’altra vita per capire
Qual è il modo per difenderti e tenerti più lontana
Dalle tue grandi paure
(Un’altra vita)
Voglio sentirmi libero da questa onda
Libero dalla convinzione che la terra è tonda
Libero libero davvero non per fare il duro
Libero libero dalla paura del futuro
Libero perché ognuno è libero di andare
Libero da una storia che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
È sacra come il pane.
(Libero)
Dicono che tutti abbiamo un occasione e un giorno arriverà
Dicono che il treno che tu aspetti un giorno passerà
Dicono tante cose ma la verità
Perché che se non ti metti in mezzo alle rotaie il treno non si fermerà
(Fammi sentire la voce)
Non mi sono mai fidato di chi dice che contano i valori
Quali valori?
Quali valori?
Di che valori parli, frustrato?
Chi predica i valori è un prete o un avvocato
Quindi non mi fido
No, non mi fido
E grido.
(Fammi sentire la voce)
Andiamo andiamo
ti porterò lontano
in questa lunga notte amore prendi la mia mano
e andiamo andiamo
ma non dimentichiamo
che ogni ferita serve
a ricordarci solamente che viviamo
(Andiamo)
Idee di uguaglianza idee di educazione
Contro ogni uomo che eserciti oppressione
Contro ogni suo simile, contro chi è più debole
Contro chi sotterra la coscienza nel cemento.
(Pensa)
Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione
Che la giustizia no, non è solo un’illusione.
(Pensa)
Credo in me stesso anche se a trenta anni
Non si è avverato neanche uno dei miei sogni.
(Ognuno ha quel che si merita)
Credo a un sorriso se fatto col cuore
Credo a una lacrima anche se non c’è dolore.
(Ognuno ha quel che si merita)
Credo a tutto e a niente a chi vince a chi è perdente
A chi lavora la mattina e non vende cocaina
Credo che tu sia il meglio della vita mia.
(Ognuno ha quel che si merita)
Credo ancora che sia qualcosa di speciale
Questo pezzo di vita insieme
Almeno se ricordo bene
Sei stata mia davvero.
(Eppure pretendevi di essere chiamata amore)
Ti ritroverò così..nei miei gesti e negli odori, nella radio o dentro a un film, nel silenzio e nei rumori.
(Sembra impossibile)
Scivola il tempo e tu che speravi di cambiare vita hai fatto come tutti gli altri hai dato poco spazio ai sentimenti perché in fondo fa paura costruire le certezze con l’istinto.
(Il momento giusto)
Ci vuole quello che non hai.
Ci vuole la risposta che non sai.
Ci vogliono le tentazioni e un po’ d’amore.
Di qua, di la, di qua, di la…
(Santa pazienza)
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Varie
Quando vinsi Sanremo giovani, 11 anni fa, dedicai la mia vittoria a mio padre.
Oggi la dedico a mio figlio.
(Fabrizio Moro, dopo la vittoria al Festival di Sanremo 2018)
Ma la cosa più bella è che ho trovato un amico e questo mi rende felice ed è la vittoria più grande.
(Fabrizio Moro su Ermal Meta, dopo la vittoria al Festival di Sanremo 2018)
Un giorno mi sono guardato allo specchio e di fronte a me ho visto il fantasma di me stesso. Mi sentivo debole, sempre più debole. Con un barlume di coscienza sono andato dal medico, che mi ha subito prescritto analisi approfondite. I risultati mi hanno spaventato: i valori erano tutti sballati, il mio fisico si stava distruggendo. A quel punto ho detto a me stesso: “O cambi, o muori”. Ho avuto paura, paura di morire. Sono stato un uomo fortunato, molto fortunato. Avevo tra le mani una grande passione, una passione più grande di tutto, nella quale annullarmi e che mi faceva sentire vivo, a tratti forte: la musica. E mi sono appigliato a quella.
Nella vita riusciamo a vincere alcune delle nostre paure soltanto con le conferme che sono la parte essenziale del nostro sviluppo umano, emotivo e fisico; guardando mia figlia, di appena un anno, alle prese con le indecisioni dei primi passi della vita, ho ripensato al mio percorso ed ho scritto questa canzone: “Sono anni che ti aspetto”.
La pace. È il sentimento che più sto cercando in questo momento. Ma anche quello che continua a sfuggirmi.
(Intervista a Vanity Fair, 2017)
Gli unici momenti di pace che ho percepito nella vita sono stati con i miei figli. Pur essendo un papà giovane (il primo lo ha avuto a 34 anni, ndr), mi pento di non averli fatti prima. Loro danno senso a tutto: insegnargli le cose è come scrivere per me.
(Intervista a Vanity Fair, 2017)