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Oggi 17 febbraio si potrà ammirare la falce di Venere: a che ora osservarla e perché il pianeta ha fasi simili a quelle della Luna

falce venere oggi 17 febbraio 2025
Falce di Venere

Oggi lunedì 17 febbraio 2025 si potrà ammirare la falce di Venere: a che ora osservarla e perché il pianeta ha fasi simili a quelle della Luna.  Venere, proprio come la Luna, attraversa diverse fasi, e la loro osservazione da parte di Galileo Galilei ha avvalorato la teoria eliocentrica di Niccolò Copernico.

Oggi 17 febbraio si potrà ammirare la falce di Venere

In questi giorni di metà febbraio, Venere brilla nel cielo occidentale, illuminato dal chiarore del crepuscolo subito dopo il tramonto del Sole. È un’opportunità da non perdere per ammirare il “Pianeta dell’Amore”, che si presenta come una piccola falce di Luna. Venere, infatti, attraversa fasi simili a quelle del nostro satellite naturale, sebbene con caratteristiche uniche. I due corpi celesti hanno periodi sinodici molto diversi: la Luna impiega circa 29 giorni (in media 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 2,9 secondi) per completare un’orbita attorno alla Terra, mentre Venere necessita di circa 584 giorni terrestri per completare il suo percorso di rivoluzione attorno al Sole.

Il periodo sinodico rappresenta il tempo necessario affinché un corpo celeste torni a una fase identica. Questo implica che, per osservare nuovamente la stessa falce di Venere che vediamo in questi giorni, dovremo attendere circa un anno e mezzo. Per ammirarla nel cielo, un binocolo è sufficiente, ma l’uso di un telescopio consente di ottenere risultati superiori in termini di dettaglio, specialmente utilizzando filtri specifici o osservando il pianeta con una fotocamera astronomica.

A che ora osservare la falce di Venere

Come già menzionato, in questi giorni Venere è visibile nel cielo occidentale subito dopo il tramonto, il cui orario varia a seconda della posizione geografica dell’osservatore. Oggi, 17 febbraio 2025, a Milano, Napoli e Roma, il fenomeno si potrà osservare tra le 17:35 e le 17:55, a seconda della città; a Bari poco prima delle 17:30, mentre a Torino e Cagliari intorno alle 18:00. È fondamentale attendere il tramonto del Sole prima di cercare il pianeta a Ovest, per evitare di guardare accidentalmente il disco solare, il che potrebbe causare gravi danni alla vista (fino alla perdita della stessa). Pertanto, si raccomanda sempre di verificare l’orario del tramonto nella propria città prima di tentare di osservare eventi astronomici serali che si verificano vicino alla stella.

Il 17 febbraio, nel cielo della Capitale, Venere sarà visibile dalle 17:45 fino a poco dopo le 21:00, offrendo un’ottima opportunità per ammirare la sua splendida falce. Il Pianeta dell’Amore si troverà nella costellazione dei Pesci fino a quando non scomparirà oltre l’orizzonte occidentale. Riconoscerlo è molto semplice, poiché è il terzo oggetto più luminoso del cielo, dopo il Sole e la Luna. Rivolgendosi verso Ovest, la sua intensa luminosità, riflesso del Sole, cattura subito l’attenzione rispetto agli altri astri circostanti. Questo fenomeno è dovuto alla sua densa e corrosiva atmosfera, che genera un impressionante effetto serra – il più potente dell’intero Sistema solare – portando le temperature superficiali a oltre 460 °C.

Venere è quindi un autentico pianeta infernale, anche se alcuni scienziati ipotizzano che in un passato remoto potesse essere rigoglioso come la Terra. Torniamo ora a esaminare le sue fasi, che sono illustrate nello schema sottostante relativo al 2004. Le fasi di questo pianeta furono osservate per la prima volta da Galileo Galilei nel 1610 grazie al suo telescopio, un’innovazione che cambiò radicalmente la nostra comprensione dell’universo. Queste osservazioni permisero di confermare la teoria eliocentrica di Niccolò Copernico, formulata circa sessant’anni prima. In termini semplici, poiché Venere presenta fasi simili a quelle della Luna, divenne evidente che non era il Sole a orbitare attorno alla Terra, ma viceversa. Le fasi di Venere non potevano essere spiegate dalla teoria geocentrica di Tolomeo, poiché dipendono dalla posizione relativa del pianeta rispetto al Sole e alla Terra, oltre che dalla sua orbita, che descrive un percorso circolare attorno alla stella. Osservare la falce di Venere in questo periodo non è solo un meraviglioso spettacolo astronomico, ma rappresenta anche un’immersione nella storia dell’astronomia e nell’impatto rivoluzionario che le osservazioni di Galileo hanno avuto sulla scienza.