Famiglia colpita a fucilate mentre si trovava sul divano ad Olbia: la porta distrutta dai proiettili, ecco cosa è successo. Due giovani sono stati arrestati per tentato omicidio: uno di loro è minorenne. I fatti sono avvenuti nella località Berchideddu.
Famiglia colpita a fucilate mentre si trovava sul divano ad Olbia: due arresti
Armati di fucile, hanno sparato contro la porta di un’abitazione nella località Berchideddu a Olbia, mentre gli occupanti erano sdraiati sul divano. L’incidente è avvenuto la scorsa estate, ma il 19 e 20 dicembre sono scattati gli arresti per i due responsabili dell’agguato: due giovani, di cui uno minorenne, per il quale il tribunale di Sassari ha disposto il collocamento in comunità. Entrambi sono accusati di tentato omicidio aggravato in concorso.
Spari contro un portone: due giovani arrestati
Quella sera, i proiettili avevano attraversato il portone d’ingresso dell’abitazione, conficcandosi nel muro del salone e sfiorando la famiglia presa di mira. Solo per una fortunata coincidenza, nessuno è rimasto ferito. Al termine delle indagini, i carabinieri di Olbia sono riusciti a identificare i due ragazzi e hanno sequestrato il fucile con matricola abrasa utilizzato per il colpo: era nascosto dietro l’abitazione di uno di loro, in un terreno facilmente accessibile, e conteneva ancora due cartucce esplose, compatibili con il tipo di munizionamento rinvenuto durante il sopralluogo nella casa della famiglia di Berchiddeddu.
Incastrati dalla geolocalizzazione e dalle munizioni
Tra le prove a carico dei due indagati figurano le “posizioni” registrate sui loro smartphone, che corrispondono al luogo dell’agguato, oltre a ulteriori munizioni e al fatto che uno di loro è risultato positivo al test dello stub, effettuato la mattina stessa dell’evento. Durante le perquisizioni domiciliari, eseguite in concomitanza con le misure cautelari tra il 19 e il 20 dicembre scorso, sono stati raccolti ulteriori elementi probatori. In particolare, sono stati sequestrati passamontagna e munizioni a salve. Ieri, i due ragazzi hanno partecipato agli interrogatori di garanzia, al termine dei quali sono state confermate le misure restrittive.