Site icon Occhio Notizie

Diritti, Roccella: “No a forzature gender, si è maschi o si è femmine”

In una intervista a Il Messaggero, il ministro della Famiglia, Eugenia Roccella, è tornata a parlare della teoria gender. “No a forzature, si è maschi o femmine e non è oscurantismo” ha affermato il ministro, ribadendo: “Noi siamo per la libertà, ma conserviamo il principio di genitorialità“.

Famiglia e gender, parla il ministro Roccella

Analizzando il tema relativo alla mancata firma da parte dell’Italia, insieme ad altri 8 Paesi Ue, della dichiarazione per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbtiq, il ministro Roccella ha aggiunto: “L’Italia un paese reazionario? No. E’ una posizione liberale. Abbiamo aderito alla dichiarazione contro la transfobia, la bifobia, l’omofobia”, ma “troviamo il documento molto sbilanciato verso il cosiddetto gender. Abbiamo un’idea molto chiara: chiunque può scegliere con chi avere rapporti amorosi e sessuali“.

Ma la libertà di “essere chi si vuole“, sostenuta dal documento, “è una forzatura ideologica e una negazione della realtà dei fatti, perché la realtà del corpo e l’appartenenza sessuale non si può cambiare fino in fondo. E’ legittimo intervenire per adattare ai propri disagi e ai propri bisogni il proprio corpo, ma non si può fare di questo un canone”.

L’importanza della genitorialità

Roccella ha precisato che il documento Ue “contiene due elementi che ci hanno spinto al disaccordo. Si parla di espressione di genere. Vuol dire come io comunico all’esterno il mio genere auto-percepito. Per esempio: i pronomi. Tu pretendi che gli altri ti considerino e ti chiamino solo secondo la tua volontà, che può anche cambiare nel tempo e magari più volte. Credo che debba valere ancora il cosiddetto binarismo sessuale: ci sono le femmine e ci sono i maschi. Intendiamo conservare l’antropologia in cui siamo sempre stati immersi e su cui si fonda la genitorialità e la continuità del gruppo umano, perché se togli maschi e femmine anche la genitorialità cambia e non ci si puo’ meravigliare se i figli non si fanno piu'”.

Exit mobile version