Domenica 15 novembre sulla piattaforma streaming di Netflix ha debuttato “The Crown 4”, la serie televisiva su Elisabetta II e sulla storia dei Windsor. La famiglia reale britannica non ha gradito i nuovi episodi e sembrerebbe che i più scontenti siano il principe Carlo e il figlio William.
I nuovi episodi parlano del matrimonio del principe Carlo con Diana, dell’ascesa di Margaret Thatcher e il conflitto nordirlandese, con l’attentato letale a opera dell’Ira contro il padrino di Carlo, Lord Mountbatten.
The Crown 4 fa infuriare la famiglia reale inglese
È il tabloid Sun a rivelare le reazioni della famiglia reale britannica, dichiara la Repubblica. Fonti molto vicine alla monarchia riferiscono che il principe Carlo e il figlio William sarebbero “furiosi” per la ricostruzione fatta dalla serie di successo che in questi nuovi episodi affronta il periodo compreso fra il 1979 e i primi anni del 1990.
La serie creata da Peter Morgan era già stata fortemente criticata da Palazzo in passato, come era emerso da alcune indiscrezioni. In questo caso la polemica riguarda però uno degli aspetti più complessi delle vicende reali: il matrimonio tra Carlo e Diana.
Lady D e il principe Carlo raccontati da The Crown 4
I nuovi episodi raccontano il legame tra il principe Carlo e Lady D dal loro esordio. Trascende nei dettagli, anche quelli scabrosi come i disturbi alimentari della giovane sposa che, in più occasioni, vomita in bagno perché non riesce a sopportare la tensione della vita di coppia e il fallimento dell’unione con Carlo.
I nuovi episodi descrivono Carlo nella sua relazione extraconiugale con Camilla Parker Bowles che diventerà sua moglie dopo la morte di Lady D.
La reazione del principe William
Un insider della famiglia reale riferisce che “William non è per niente felice di tutto questo, pensa che entrambi i suoi genitori siano stati sfruttati e presentati in un modo falso e semplicistico, solo per fare denaro” e che “Tutto questo è profondamente ingiusto, soprattutto perché molte delle cose che vengono narrate non rappresentano la realtà”.