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Incidente lago di Garda, la famiglia di Umberto chiede 9 milioni di risarcimento ai due tedeschi

Chiedono un risarcimento da nove milioni di euro i familiari di Umberto Garzellaragazzo morto in barca sul Lago di Garda lo scorso 19 giugno mentre si trovava in compagnia della 25enne Greta Nedrotti. Un risarcimento che partirebbe dai due tedeschi accusati di aver travolto Umberto e Greta con il loro motoscafo. Gli avvocati difensori dei due, indagati per omicidio colposo e omissione di soccorso, hanno definito l’istanza “particolarmente eccessiva”. Intanto oggi, venerdì 3 settembre, si è svolto un nuovo sopralluogo a Salò su entrambe le imbarcazioni.

Tragedia Lago di Garda, la famiglia di Umberto chiede risarcimento da nove milioni

La famiglia della ragazza non ha ancora avanzato nessuna richiesta di risarcimento. Probabilmente, stando a quanto spiegato dal quotidiano Il Giornale di Brescia, potrebbe aspettare il processo quando si costituirà parte civile. Patrick Kassen, uno dei due indagati, è ancora agli arresti domiciliari mentre l’altro uomo è a piede libero in Germania.

Chi è l’accusato della morte di Umberto e Greta

Il destinatario del mandato è il tedesco Patrick Kassen che, in un video agli atti, si vede barcollare sulla barca fino a cadere in acqua. Il 52enne, per sua stessa ammissione, era ai comandi del motoscafo al momento del tremendo scontro. È lo stesso che ha accettato di sottoporsi all’alcoltest, poi risultato negativo, ma non è il proprietario del motoscafo.

La dinamica

Ma la dinamica sembra essere chiara: il motoscafo dei tedeschi è praticamente planato sopra la barca in legno che trasportava Umberto Garzarella e Greta Nedrotti. Un impatto devastante. Lui è morto sul colpo, il suo corpo è stato trovato supino, tanto che si ipotizza che stesse dormendo al momento dell’incidente. Lei è stata sbalzata in acqua e si presume che sia morta annegata.

All’inizio infatti i soccorritori avevano solo trovato i vestiti da donna sulla barca. Il corpo di Greta è stato ritrovato solo dopo qualche ora. Ci sono voluti i sommozzatori dei Vigili del fuoco, il cadavere era a circa cento metri di profondità. Aveva le gambe parzialmente amputate, segno del tremendo impatto con il motoscafo dei due turisti indagati.

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