Fanghi tossici a Brescia, le intercettazioni shock
Agli agricoltori che, per lo più inconsapevolmente, spargevano i fanghi tossici sui campi gli addetti della Wte raccontavano si trattasse di scarti della produzione agroalimentare. “Sono un mentitore!… Io finisco all’inferno”, dice ridendo Antonio Maria Carucci (con alle spalle una condanna per traffico illecito di rifiuti) al telefono con Ottavia Ferri, dipendente della Wte, che replica, sempre ridendo: “Lo facciamo per il bene dell’azienda!”.
Le accuse
Il traffico di rifiuti non è l’unico illecito emerso dalle indagini. C’è anche il reato di molestie olfattive, denunciato dalle diverse segnalazioni presentate dai cittadini, “costretti da anni a vivere barricati in casa con porte e finestre chiuse, a causa dei miasmi ammorbanti prodotti durante il trasporto e lo spandimento dei fanghi