Brescia, “chissà il bimbo che mangia questo mais”: intercettazioni shock nell’inchiesta sui fanghi tossici

Fanghi tossici a Brescia, spuntano le intercettazioni shock: "Chissà il bambino che mangia questo mais" dicono

Emergono dettagli agghiaccianti sulla vicenda dei fanghi tossici scoperta dalla Procura di Brescia. “Io ogni tanto ci penso. Chissà il bambino che mangia la pannocchia di mais cresciuta sui fanghi. Sono consapevolmente un delinquente”. È una delle intercettazioni, riportate da Il Corriere della Sera, relative all’inchiesta della Procura di Brescia che ha iscritto quindici persone nel registro degli indagati e sequestrato i capannoni dell’azienda bresciana Wte, per traffico illecito di rifiuti.

Fanghi tossici a Brescia, le intercettazioni shock

Circa 150mila tonnellate di fanghi contaminati da metalli pesanti, idrocarburi ed altre sostanze inquinanti sarebbero finiti nei…