Quali sono farmaci e medicinali da prendere a casa per chi contrae la variante Omicron del Covid? In merito è intervenuta l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, che le ha aggiornate sulla base delle ricerche scientifiche che sono state pubblicate nel corso dei mesi come riportato da Il Mattino.
Covid, farmaci e medicinali da prendere a casa per la variante Omicron
Il paracetamolo o i Fans (i farmaci anti-infiammatori non stereoidei) possono essere usati in caso di febbre o dolori articolari o muscolari (tranne nel caso in cui ci siano controindicazioni, come particolari allergie). E poi ci sono farmaci che possono essere usati solo in alcune specifiche fasi della malattia, a cominciare dai corticosteroidi, la famiglia del cortisone. Sono raccomandati nelle persone ricoverate con Covid-19 grave che hanno bisogno di ossigeno.
Perché non prenderli subito? Ci sono evidenze scientifiche di beneficio clinico solo in questa particolare fase della malattia. Se assunto nei primi giorni potrebbe avere un impatto negativo sulla risposta immunitaria. Il medico può considerare l’uso dei corticosteroidi a domicilio se il quadro clinico non migliora entro 72 ore e se in presenza dei parametri di ossigeno nel sangue che richiedano l’uso dell’ossigenoterapia.
Quando usare eparina
Sulle eparine c’è tutto un capitolo a parte. Servono per la profilassi delle tromboembolie tra le persone che hanno infezioni respiratorie acute e mobilità ridotta (come, per esempio, chi non è autosufficiente e vive allettato). In questo caso il loro uso viene raccomandato e deve continuare per l’intero periodo dell’immobilità. L’utilizzo routinario delle eparine non è però raccomandato nelle persone che non sono state ricoverate o che non sono allettate a causa dell’infezione: non ci sono evidenze di un loro beneficio clinico.
I farmaci da non prendere
Ci sono farmaci che non sono raccomandati? Nelle prime 72 ore non viene raccomandato l’uso di antibiotici come l’azitromicina. Gli antibiotici, tra l’altro, non sono indicati per trattare le infezioni da virus. Quando c’è un’infezione virale, infatti, può essere preso in considerazione l’antibiotico se i sintomi durano dai 2 ai 3 giorni e se c’è il sospetto di una sovrapposizione batterica a quella virale. Sono inefficaci, inoltre, la clorochina e l’idrossiclorochina.