Cronaca

Fase due, ecco cosa si potrà fare e cosa è vietato dal 18 maggio

È stato firmato il nuovo dpcm del 18 maggio che caratterizzerà la parte centrale della fase 2 dell’emergenza coronavirus. Il premier Giuseppe Conte ha firmato il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che specifica le riaperture a partire dal 18 maggio, nell’ambito della fase 2. Ecco cosa si potrà fare e cosa resterà vietato dal 18 maggio.

Ecco cosa si potrà fare e cosa è vietato dal 18 maggio

Il governo ha concesso la riapertura delle attività produttive con una delega alle Regioni e alle province autonome. Vediamo nel dettaglio cosa è consentito fare e cosa resterà vietato.

Da lunedì 18 maggio si potrà uscire da casa senza alcuna giustificazione?

Sì, cadono tutte le limitazioni alla libertà personale. Si potrà andare dove si vuole, incontrare le persone, muoversi con mezzi pubblici e privati ma ancora fino al 2 giugno si dovrà rimanere nell’ambito della propria regione. Per spingersi fuori dai confini per i prossimi 15 giorni occorreranno ancora motivi di salute, lavoro o urgenza e solo in questo caso bisognerà ancora compilare il modulo di autocertificazione ed esibirlo a un eventuale controllo.

È possibile vedersi con gli amici, invitarli a casa?

Familiari, amici, colleghi, conoscenti non fa più alcuna differenza. È possibile incontrarsi fuori o invitare a casa chi si vuole. Bisogna sempre però tenere presente le regole che d’ora in avanti valgono in qualsiasi momento della nostra giornata: l’obbligo di distanziamento sociale, almeno un metro, di indossare la mascherina in un luogo chiuso aperto al pubblico, o fuori quando non sia garantita la distanza. E soprattutto il divieto di assembramento. Il che vuol dire che, rispettate queste condizioni, si possono invitare anche le persone a casa, ma sono comunque vietate riunioni, feste private con un numero di persone elevato, a meno che non si disponga di una stanza dove si possa sempre osservare la distanza di sicurezza di almeno un metro. Non è comunque prevista alcuna indicazione sul numero di persone che è possibile incontrare.

Si può andare a trovare dei familiari che abitano in un’altra regione e che non si vedono da prima del lockdown?

Non ancora. La visita ai congiunti non rientra nello stato di urgenza ancora previsto fino al 2 giugno per giustificare lo spostamento tra una regione all’altra. Alcuni governatori hanno stretto accordi per consentire una deroga in casi di famiglie che vivono nelle zone di confine a pochi chilometri, ma occorrerà consultare le ordinanze delle rispettive regioni. Dal 3 giugno invece ci si potrà spostare liberamente da una regione all’altra senza alcuna giustificazione.

Gli italiani che risiedono e lavorano all’estero possono rientrare per incontrare i loro familiari?

Fino al 3 giugno il rientro a casa dall’estero è ancora consentito solo in caso di lavoro, salute o necessità. Dal 3 giugno invece sarà possibile entrare in Italia da qualsiasi Paese europeo senza giustificazione e non sarà più necessario osservare la quarantena obbligatoria di 14 giorni.

La riapertura dei confini italiani significa dunque che si può tornare a viaggiare all’estero?

In linea teorica si. Dipende però dalle regole degli altri Paesi europei che, in questo momento, hanno ancora quasi tutti i confini chiusi verso chi proviene dall’Italia. Nei prossimi giorni, però, una serie di accordi potrebbe cambiare la mappa degli Stati europei che accolgono cittadini italiani.

Da domani riaprono tutti i negozi? Si può andare a fare shopping dove si vuole?

Si. In tutte le regioni italiane dal 18 maggio gli esercizi commerciali riaprono. Molti con orari diversi rispetto al solito, secondo le fasce decise dalle amministrazioni comunali per evitare ore di punta sui mezzi pubblici, che funzionano a capienza limitata. L’ingresso nei negozi sarà sempre contingentato a seconda delle dimensioni dei locali, sarà obbligatorio l’uso della mascherina. Se si vuole provare qualche capo di abbigliamento sarà possibile indossando mascherina e guanti puliti. Il comitato tecnico scientifico ha ritenuto che non sia necessario sanificare poi gli abiti.

Riaprono anche i centri commerciali?

Sì, riaprono centri commerciali, ipermercati, outlet comprese le strutture di ristorazione all’interno. Anche in questo caso gli ingressi saranno contingentati in ragione delle misure dei centri, ci saranno percorsi differenziati in entrata e in uscita. Molte regioni hanno previsto l’obbligo di misurare la temperatura in ingresso, altre la chiusura domenicale e nei festivi per evitare numeri ingestibili e la riduzione dei parcheggi.

Con quante persone si può andare al ristorante?

Non c’è un limite previsto, dipenderà dalle dimensioni e dall’organizzazione del ristorante. Considerato l’obbligo della distanza minima di un metro tra commensali e tra le sedute dei tavoli sarà molto difficile che i ristoranti abbiano tavoli in cui potere ospitare più di 4-6 persone. Solo se si va con persone con cui si coabita si può dichiararlo ed evitare di rispettare la distanza di sicurezza.

Per andare dal parrucchiere devo prendere per forza l’appuntamento?

Si, da domani la ripresa dell’attività degli esercizi per la cura della persona (parrucchieri, barbieri, centri estetica) prevede che i trattamenti vengano effettuati solo per appuntamento, con rigide misure di protezione e distanziamento sociale. Non si potrà entrare in questi negozi e attendere il proprio turno, sarà necessario arrivare all’ora dell’appuntamento prefissato.

Riaprono anche le palestre? Si può tornare a fare sport liberamente?

Palestre e piscine riapriranno il 25 maggio, ma non sarà come prima. Ci saranno rigide regole di distanziamento per cui non sarà possibile effettuare corsi di gruppo in sala. Ci si potrà allenare con un trainer mantenendo i due metri di distanza interpersonale. Quanto alle discipline sportive restano assolutamente vietate tutte quelle di squadra o di gruppo e quelle, come le arti marziali, in cui è previsto un contatto personale. In piscina per ogni nuotatore è previsto uno spazio di sette metri quadri

Si può andare in spiaggia liberamente a prendere il sole o ancora solo per attività motoria?

Il decreto nazionale non prevede più alcuna limitazione o divieto per le attività ludiche o ricreative e dunque si potrà andare in spiaggia mantenendo sempre le distanze di sicurezza. Essendo all’aria aperta non c’è obbligo di indossare la mascherina. È sempre bene consultare le ordinanze regionali e anche del proprio comune per la fruibilità delle spiagge libere che dovrà comunque essere sottoposta a regole precise di distanziamento.

I bambini potranno tornare nelle aree giochi dei parchi?

La riapertura delle aree giochi di parchi, ville, giardini, spiagge spetta ai sindaci che saranno responsabili delle regole di fruizione. Cadono i divieti ma ogni comune imporrà delle prescrizioni. Dal 15 giugno ripartono le attività dei centri estivi.

Si potrà anche tornare al cinema o a teatro?

La riapertura è prevista per il 15 giugno con le regole di distanziamento sociale che erano già state messe in atto prima del lockdown, dunque poltrone almeno alternate, posti preassegnati e ingressi e uscite separati. Negli spazi al chiusi non potranno esserci più di 200 persone, 1.000 negli spazi all’aperto.


Il testo integrale del dpcm

 

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