Annarita Morelli, vittima del femminicidio avvenuto ieri martedì 6 agosto a Fonte Nuova di Roma, è stata uccisa per 300 euro di alimenti dall’ex marito Domenico Ossoli. Secondo le prime informazioni raccolte dagli inquirenti, il killer 73enne reo confesso, era ossessionato dalla gelosia tanto da indurlo a monitorarla da tempo.
Femminicidio a Roma, Annarita Morelli uccisa dall’ex marito ossessionato dalla gelosia
Un comportamento ossessivo con cui puntava ad avere un controllo totale sulla vita della ex moglie. Questo è quanto sta emergendo dalle indagini della Procura sul femminicidio avvenuto ieri nella Capitale. Domenico Ossoli, l’uomo di 73 anni reo confesso dell’omicidio della 72enne Annarita Morelli dalla quale si stava separando. La donna è stata trovata morta in auto: raggiunta da un colpo di arma da fuoco.
Le registrazioni audio
Nel corso di una perquisizione nella casa dell’uomo che viveva a Norcia sono state trovate una serie di registrazioni audio. Il materiale analizzato dagli inquirenti riguarderebbe alcune conversazioni intercorse con la vittima. L’uomo dopo la separazione doveva inoltre versare 300 euro al mese alla donna. Non lo voleva fare proprio per non accettare il fatto di aver perso il controllo sulla ex moglie.
Il dispositivo gps installato sull’auto della vittima
Inoltre pare che l’uomo avesse installato un dispositivo gps sull’auto della donna monitorandola per mesi. “Piuttosto la ammazzo ma non le do la separazione”, la frase che ripeteva negli ultimi tempi annunciando, di fatto, quella che poi è stata la tragica realtà. La Procura domani chiederà la convalida dell’arresto. Nel decreto di fermo il pm mette in luce “l’evidente volontà omicidiaria” dell’uomo che ha attirato la donna “colpendola a bruciapelo con un’arma da fuoco nonché l’evidente incompatibilità di quanto constatato dal medico legale sulla non volontà omicidiaria”.