I finanzieri sarebbero stati aggrediti dal gatto di Massimo Ferrero, l’imprenditore romano arrestato lo scorso 6 dicembre. Oggi l’ex presidente della Sampdoria è stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia. Collegato in video da San Vittore, il 70enne imprenditore e produttore cinematografico romano è comparso davanti al GIP del tribunale di Paola, avvalendosi della facoltà di non rispondere.
La scelta era già stata anticipata dall’avvocato, motivandola con l’impossibilità di prendere visione dei 17 faldoni degli atti del processo a suo carico. “Il carcere è un’esperienza dura, ma Ferrero è un battagliero”, ha detto al termine della seduta in remoto l’avvocato Luca Ponti, che assiste il produttore assieme alla collega Pina Tenga.
Ferrero arrestato, finanzieri aggrediti dal gatto
Secondo quanto riportato dal Secolo XIX, i finanzieri recatisi a casa di Ferrero per la perquisizione, sarebbero stati presi di mira dal gatto dell’imprenditore cinematografico. Il felino non avrebbe vissuto benissimo l’irruzione nel proprio territorio. Le difficoltà sono proseguite al momento di aprire la cassaforte: non riuscendoci, è stato chiesto l’intervento di un fabbro con tanto di fiamma ossidrica.
I soldi in casa di Ferrero
Una volta ‘scassinata’, al suo interno sono stati rinvenuti soltanto 15.500 euro in contanti e nient’altro: le banconote sono state sequestrate. Trovata nell’abitazione anche una pistola, regolarmente detenuta da Ferrero e prelevata dalla squadra mobile nel frattempo sopraggiunta.