Site icon Occhio Notizie

Il Festival di Sanremo verso la svolta: bando pubblico per le prossime edizioni, sfida aperta per gli organizzatori

Festival Sanremo gara pubblica

Il testo Ariston

Il futuro del Festival di Sanremo passa attraverso una gara pubblica. Il Comune di Sanremo ha pubblicato un bando per individuare l’organizzatore delle edizioni 2026, 2027 e 2028 della celebre kermesse musicale, con possibilità di proroga fino al 2030. Lo riporta l’Adnkronos.

Una decisione che arriva dopo la sentenza del Tar della Liguria, che lo scorso dicembre ha annullato la convenzione diretta tra il Comune e la Rai, obbligando l’amministrazione a procedere tramite un regolare avviso pubblico.

Il Festival di Sanremo verso la svolta: gara pubblica per le prossime edizioni

La Rai ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar, ma il Comune ha scelto comunque di avviare la gara per non rischiare di trovarsi senza organizzatore a pochi mesi dall’evento. Tempi stretti e la necessità di una pianificazione accurata hanno spinto l’amministrazione ad aprire la procedura pubblica, indipendentemente dall’esito del ricorso.

Secondo la delibera comunale la manifestazione di interesse è rivolta a “operatori economici fornitori di servizi di media audiovisivi a diffusione nazionale in chiaro, titolari di un canale generalista nazionale e con dimostrate capacità di organizzazione di eventi di particolare rilevanza”. Questo requisito non esclude la Rai, ma apre la possibilità ad altre emittenti nazionali di candidarsi.

Le tenzioni con la Rai

Secondo quanto riportato dall’Adnkronos, la decisione ha creato tensioni tra il Comune e la Rai, storicamente partner esclusivo del Festival. Se da un lato Sanremo punta ad ampliare le possibilità di gestione della kermesse, dall’altro Viale Mazzini vede il bando come un segnale di sfiducia, nonostante i record di ascolti ottenuti dall’edizione 2025.

Cosa prevede il bando per il Festival di Sanremo

L’amministrazione comunale chiede al futuro partner un corrispettivo annuo non inferiore a 6,5 milioni di euro, in netto aumento rispetto ai 5 milioni previsti nell’ultima convenzione. A questa somma si aggiunge l’1% degli introiti pubblicitari legati al marchio “Festival di Sanremo”.

L’organizzatore dovrà inoltre garantire la copertura mediatica di due eventi collaterali: “Sanremoinfiore“, la tradizionale sfilata dei carri floreali, e un secondo appuntamento a scelta del Comune. In aggiunta, sarà obbligatorio produrre due spettacoli in diretta, di cui uno in estate, per valorizzare ulteriormente l’immagine della città.

Requisiti e vincoli per i partecipanti

Nel disciplinare di gara, il Comune stabilisce alcuni paletti imprescindibili. L’organizzatore selezionato dovrà: garantire la partecipazione dei vincitori di Area Sanremo; assicurare la presenza dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo; curare la cerimonia di posa della targa celebrativa dedicata al vincitore di ogni edizione, in via Matteotti e sostenere i costi relativi a un palco esterno per eventi collaterali con artisti del Festival o ospiti di pari rilevanza.

Il ruolo del Comune

L’amministrazione manterrà il controllo sulla scelta della sede ufficiale della kermesse e coprirà le spese d’affitto dell’Ariston, stimate in circa 2 milioni di euro all’anno. Tutti gli altri oneri organizzativi e promozionali saranno invece a carico del partner vincitore.

Valutazione e criteri di assegnazione

La procedura di selezione sarà articolata in due fasi: la prima, di carattere tecnico, valuterà i progetti proposti. La seconda, di tipo negoziale, definirà nel dettaglio gli accordi con il partner selezionato.

Nella valutazione finale avranno un peso determinante la qualità artistica del progetto, la sua coerenza con la storia e lo spirito del Festival, la capacità di valorizzare non solo la manifestazione e il suo marchio, ma anche il territorio, la tradizione floricola locale e lo storico Casinò di Sanremo.

Exit mobile version