Cronaca

Violenta la figlia minorenne a Bergamo: padre 59enne condannato a 10 anni di carcere

Terni violenza sessuale bambina arrestato
Foto di repertorio
Terni violenza sessuale bambina arrestato

Figlia, all’epoca di 12 anni, violentata: un padre di 59 anni è stato condannato a 10 anni di reclusione dalla Corte d’Assise di Bergamo, in primo grado, per violenza sessuale su minore. Gli abusi sarebbero avvenuti dal 2012 al 2018, quando la ragazza aveva solo 12 anni.

Figlia minorenne violentata a Bergamo: condannato padre

Un uomo di 59 anni è stato condannato in primo grado dalla Corte d’Assise di Bergamo a 10 anni di reclusione per violenza sessuale nei confronti della figlia minorenne. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo avrebbe abusato della bambina dal 2012 al 2018, fino a quando la ragazza aveva 12 anni. I giudici hanno stabilito che il 59enne è decaduto dalla responsabilità genitoriale e gli hanno imposto anche il pagamento di una provvisionale di 50mila euro per la figlia e di ulteriori 5mila euro per la moglie.

La giovane aveva segnalato le presunte violenze subite dal padre nel 2023, dopo averne discusso inizialmente con un’amica e successivamente con la madre. Il pubblico ministero Guido Schininà ha richiesto una condanna di 14 anni di reclusione per il 59enne. Come riportato da L’Eco di Bergamo, durante il processo il magistrato ha descritto i rapporti tra l’uomo e la figlia, che nel tempo erano giunti a sembrare simili a quelli “tra fidanzati”, con la bambina che sarebbe stata “modellata” come se fosse la compagna dell’uomo.

Il messaggio alla figlia

Nel luglio del 2022, il 59enne avrebbe inviato un messaggio alla figlia in cui affermava che, se avesse potuto tornare indietro, “piuttosto che compiere quelle azioni, preferirebbe togliersi la vita”. L’uomo ha sempre respinto le accuse di abusi e ha negato di aver scritto quelle parole. Tuttavia, una perizia avrebbe dimostrato che il messaggio era stato effettivamente inviato dal suo telefono. La difesa del 59enne ha argomentato che tra padre e figlia ci fosse un legame affettuoso e che le accuse mosse dalla ragazza sarebbero emerse dopo che lui le avrebbe “ridotto la paghetta”.

La difesa del 59enne ha affermato che tra lui e la ragazzina ci fosse affetto e che le accuse mosse dalla giovane nei confronti del padre sarebbero emerse dopo che questi le avrebbe “ridotto la paghetta”. Durante l’udienza di ieri, mercoledì 19 febbraio, i giudici della Corte d’Assise hanno deciso di condannare l’uomo a 10 anni di reclusione. Sono state disposte provvisionali di 50mila euro a favore della presunta vittima degli abusi e di 5mila euro per la madre. L’uomo è stato dichiarato decaduto dalla responsabilità genitoriale e interdetto da qualsiasi ruolo in scuole o strutture frequentate da minori. Al termine della pena, il 59enne non potrà avvicinarsi a luoghi abitualmente frequentati da bambini per un ulteriore anno.

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