Durante l’interrogatorio di Filippo Turetta, trasmesso su “Quarto Grado”, l’assassino di Giulia Cecchettin ha confessato di averla aggredita e uccisa con un coltello dopo una lite per un regalo rifiutato. Turetta ha raccontato anche il tentativo di occultare il corpo e di suicidarsi, senza riuscirci. La sua fuga verso Berlino si è conclusa con l’arresto. Il processo inizierà il 23 settembre, ma l’imputato non sarà presente.
Filippo Turetta, confessione a Quarto Grado: “l’ho rincorsa e colpita con un coltello”
Durante la trasmissione di “Quarto Grado”, ieri sera su Rete4, è stata trasmessa una parte dell’interrogatorio di Filippo Turetta. Il giovane ha raccontato i dettagli dell’assassinio durante un interrogatorio di 7 ore davanti al pm Andrea Petroni, avvenuto il primo dicembre 2023 nel carcere di Verona.
Turetta ha ammesso di aver aggredito Giulia durante una lite nata dal rifiuto di un peluche che lui le aveva regalato. I toni si sono alzati, e lui ha reagito prendendo un coltello dal sedile della macchina, rincorrendola e colpendola più volte, fino a ucciderla. Nel suo racconto, ha spiegato di aver cercato di nascondere il corpo e di tentare il suicidio, ma senza successo.
Turetta ha anche descritto la sua fuga verso Berlino, interrotta quando è stato arrestato in una stazione di servizio. Durante tutto l’interrogatorio, il reo confesso non avrebbe mai mostrato segni di emozione o versato lacrime. A pochi giorni dall’inizio del processo in Corte d’Assise a Venezia, previsto per lunedì 23 settembre, la difesa ha annunciato che l’imputato non sarà presente in aula