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Filippo Turetta, le prime parole dopo l’ergastolo: “È giusto, me lo aspettavo. Non me la sento di chiamare i miei genitori”

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Filippo Turetta

«L’attesa è stata angosciante. Penso sia una sentenza giusta, me l’aspettavo» questo, in sostanza, ciò che Filippo Turetta ha detto dopo la condanna all’ergastolo per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, uccisa con 75 coltellate, l’11 novembre 2023.

Filippo Turetta, le prime dichiarazioni dopo la condanna all’ergastolo

Poche parole, prima di tornare al carcere di Verona, nella cella che condivide con un compagno nella sezione riservata ai sex offenders. Al 22enne di Torreglia viene chiesto se vuole chiamare i suoi genitori.

Di loro chiese un anno fa, al primo ingresso nell’istituto penitenziario veronese, a poche ore dalla consegna in Italia: «No, non me la sento adesso — aggiunge adesso –. Chiamo mia mamma domani, è il suo compleanno». riporta il quotidiano La Repubblica. 

Nicola Turetta e Elisabetta Martini, papà e mamma di Filippo, non hanno partecipato alle udienze, presto lo andranno a trovare. «Chiedono riservatezza, non rilasciano alcun tipo di dichiarazione», dice la loro avvocatessa Paola Rubini.

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