Un uomo di 42 anni, originario di Torre Annunziata e residente a San Mauro Forte (Matera), già condannato in passato per reati analoghi, è ora imputato a Lecce per un caso di raggiri e presunti abusi su 18 donne, 16 delle quali residenti nel Leccese. Tra luglio e ottobre 2021, l’uomo avrebbe sfruttato abilità informatiche per impossessarsi di dati sanitari personali, fingendosi un medico per trarre in inganno le sue vittime e costringerle a inviare foto e video delle loro parti intime.
Finto ginecologo accusato di abusi su 18 donne: la vicenda
Secondo le accuse, l’uomo contattava le donne fingendosi un ginecologo o un professionista della struttura ospedaliera dove le vittime avevano eseguito esami clinici. Forniva false diagnosi e proponeva percorsi clinici accelerati, che includevano atti degradanti come autoerotismo e l’invio di materiale fotografico o video delle zone intime, oltre a dettagli sulla loro vita sessuale. I reati contestati includono tentata violenza sessuale, acquisizione fraudolenta di dati personali e usurpazione di funzioni pubbliche.
Il procedimento è giunto oggi all’udienza preliminare dinanzi alla giudice Valeria Fedele, incaricata di valutare la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pubblico ministero Luigi Mastroniani. Durante l’udienza è stata presentata l’istanza per costituire alcune parti civili, tra cui diverse vittime, mentre l’imputato, difeso dall’avvocata Claudia Strafella, ha preannunciato la volontà di richiedere il rito abbreviato condizionato da una perizia psichiatrica.
Un modus operandi costruito sulla fiducia
Secondo le indagini, l’uomo avrebbe approfittato della buona fede delle vittime, sfruttando dettagli autentici sui loro percorsi medici per guadagnare credibilità. Le donne, convinte di avere a che fare con un vero professionista, avrebbero seguito le sue indicazioni senza sospettare di essere vittime di un inganno. Le procure di diverse città italiane hanno già portato avanti inchieste che in passato si sono concluse con condanne a carico dell’imputato.