Fiordaliso ha rivelato come il lavoro l’abbia costretta a perdere momenti importanti con i suoi figli. Nonostante abbia cresciuto i suoi figli da sola, ha espresso il suo rammarico per i sacrifici fatti a causa della carriera.
Fiordaliso: “Il lavoro mi ha fatto perdere momenti con i figli”
Fiordaliso, ospite a Verissimo nella puntata del 23 novembre, ha condiviso riflessioni profonde sul suo rapporto con i figli e sulla gioia di essere diventata nonna per la seconda volta. La cantante ha raccontato le difficoltà affrontate nel bilanciare la carriera e la famiglia, sottolineando l’amore incondizionato per i suoi figli, cresciuti con il suo supporto e la sua determinazione.
Durante l’intervista con Silvia Toffanin, Fiordaliso ha ammesso di aver perso momenti preziosi a causa degli impegni lavorativi: “Il mio mestiere mi ha portato via molto, ma spero che i miei figli abbiano capito”. Crescere il primo figlio a soli 16 anni è stata una sfida che ha affrontato grazie all’aiuto della madre, mentre con il secondo è stata una madre più consapevole. Ora, si impegna a essere una figura presente e di supporto, sia come madre che come nonna, costruendo un dialogo aperto con la sua famiglia.
Una nonna affettuosa e una madre indipendente
Fiordaliso è la nonna orgogliosa di Rebecca e Cesare, e il legame con i suoi nipoti è profondo: “Ho cantato a Cesare le ninne nanne che mi cantava mia madre. È stata un’emozione indescrivibile”. Ha poi parlato del suo approccio alla maternità e della decisione di crescere i figli da sola, senza altre figure genitoriali oltre a lei: “Ho sempre voluto offrire loro un ambiente sereno e tranquillo. Anche se ho avuto dei compagni, ho preferito rimanere libera e seguire la mia strada“. Nonostante le difficoltà, Fiordaliso si sente soddisfatta del legame costruito con i suoi figli: “Loro sanno quanto li amo. Vengono sempre prima loro e poi io“.
Con una vita fatta di sfide e conquiste personali, Fiordaliso si definisce una donna forte e indipendente, sempre pronta a mettere la famiglia al primo posto.
