Una bimba di un anno ingoia una pila e rischia la vita: salvata grazie ad un intervento delicato avvenuto con una collaborazione tra i medici del Meyer di Firenze e dell’Ospedale del Cuore di Massa.
Firenze, bimba di un anno salvata dopo aver ingoiato una pila
La bimba, che qualche giorno fa ha accidentalmente ingerito una pila a bottone, è stata sottoposta a un intervento delicato. È successo in un attimo: la piccola ha messo in bocca la pila, mettendo a rischio la sua vita. L’allerta è scattata quando i genitori hanno notato che la bambina aveva difficoltà a deglutire. Così, l’hanno portata all’ospedale Meyer di Firenze, dove è stata operata grazie alla sinergia tra i medici dell’Aou Meyer Irccs di Firenze e dell’Ospedale del Cuore di Massa.
Cosa è successo
Qualche giorno fa, la piccola ha affrontato una situazione critica dopo aver ingoiato una pila a bottone. I genitori si sono accorti che qualcosa non andava quando hanno notato che la bambina aveva difficoltà a deglutire. Preoccupati, l’hanno portata al pronto soccorso giovedì scorso. Non riuscivano a capire l’origine di quel problema, ma poi si sono ricordati che la sera precedente, prima di andare a letto, la bimba aveva giocato con una pila.
La diagnosi
Dopo aver appreso la preoccupazione dei genitori, i medici del Meyer hanno immediatamente eseguito una radiografia, che ha rivelato la presenza di un oggetto di due centimetri di diametro situato nello sfintere esofageo superiore. Sebbene questo non sia considerato il punto più critico secondo le ricerche (che indicano la parte centrale dell’esofago, più vicina all’arco aortico, come la zona a maggior rischio di lesioni), i medici hanno ritenuto necessario intervenire con urgenza.
“Rischiava tre tipi di danni: elettrici, meccanici e chimici,” ha spiegato il chirurgo Roberto Lo Piccolo, che ha operato la bambina, dopo che un’ecocardiografia aveva già escluso complicazioni vascolari e cardiache. “Potevano svilupparsi ulcerazioni anche molto estese, con il rischio di perdita di acido e conseguenze ancora più gravi.”
L’operazione
Dopo aver confermato la diagnosi, i medici hanno collaborato con il personale dell’ospedale del Cuore di Massa per preparare l’anestesia generale e monitorare la piccola. “Abbiamo accolto la bambina in sala ibrida per eseguire, se necessario, non solo un intervento cardiochirurgico salvavita, ma anche eventuali indagini radiologiche e angiografiche per documentare possibili lesioni vascolari”, ha dichiarato il dottor Paolo Del Sarto, direttore dell’Unità di Anestesia e Rianimazione di Monasterio.
Successivamente, si è proceduto con l’intervento, che si è rivelato più complesso del previsto a causa di una lesione causata da una pila. Per rimuoverla, è stato necessario utilizzare strumenti con un diametro di soli 5 millimetri all’interno della cavità orale della paziente, insieme a pinze di dimensioni molto ridotte.
Medici salvano la vita a una bambina di un anno: come sta la piccola
Dopo un’operazione che si è conclusa fortunatamente senza complicazioni, la bambina è stata inizialmente trasferita in terapia intensiva, dove ha trascorso alcuni giorni, per poi essere trasferita nel reparto di pediatria dell’Ospedale del Cuore. I medici che hanno eseguito l’intervento hanno avvertito i genitori: “Fate attenzione alle pile, sono estremamente pericolose”. In Toscana, il caso della bambina di un anno rappresenta il terzo episodio di ingestione di pile da parte di bambini in soli due mesi.