Economia

Fisco, la scadenza slitta a settembre: ecco tutte le novità

Il termine per la presentazione del modello 730 slitta dal 23 luglio al 30 settembre. Dall’anno prossimo, quindi, ci sarà più tempo per i contribuenti per presentare il modello per la dichiarazioni dei redditi semplificato rivolto a lavoratori dipendenti e pensionati.

Fisco, la scadenza slitta a settembre

La novità è stata introdotta con un emendamento dei relatori al decreto fiscale, approvato in commissione Finanze alla Camera. La proposta di modifica prevede anche un ampliamento della platea dei contribuenti che possono usufruire del 730. In particolare viene coinvolto anche chi percepisce redditi da lavoro autonomo occasionale o redditi fondiari, anche se non è più dipendente o pensionato. Cambiano anche altre date: il termine di trasmissione delle certificazioni uniche da parte dei sostituti d’imposta passa dal 7 al 16 marzo, mentre viene spostato dal 15 al 30 aprile il termine per la messa a disposizione dei contribuenti della precompilata.

A chi viene esteso l’utilizzo del modello 730

Le nuove regole riguardano varie categorie: i pensionati, i lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi occasionali e i sostituti d’imposta. Con questo emendamento si estende la platea dei contribuenti che possono utilizzare il 730: tra di loro ci saranno anche i titolari di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente. Potranno utilizzarlo anche coloro i quali abbiano presentano nell’anno soltanto redditi fondiari o redditi di lavoro autonomo occasionale. Nel caso in cui abbiano un debito da saldare, potranno pagare gli importi con il modello F24. Se, invece, saranno a credito, riceveranno il pagamento dall’Agenzia delle Entrate.

Le novità per i contribuenti

La prima novità per i contribuenti, seguendo il calendario, è quella riguardante la messa a disposizione del modello: sarà disponibile non più dal 15 ma dal 30 aprile. Cambia poi il termine ultimo per la presentazione del 730: slitta dal 23 luglio al 30 settembre. Due mesi in più, quindi, per i contribuenti. Cambia anche un’altra data, quella per indicare il 2 per mille: si sposta al 15 dicembre (poi l’erogazione ai partiti arriverà entro il 31 dicembre). L’obiettivo è quello di dare più tempo ai contribuenti per trasmettere i dati, evitando anche affollamenti eccessivi nel mese di luglio.

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