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La Flp ha firmato il nuovo accordo per il Comparto Funzioni Centrali: “Carriera, salute e sicurezza sul lavoro”

La Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche (Flp) ha firmato il nuovo accordo per il Comparto Funzioni Centrali. Migliorie per la salute e la sicurezza dei lavoratori, vulnus del precedente accordo e motivo per il quale la Flp non aveva siglato il precedente contratto 2016-2018.

“Una trattativa che ci ha visti assoluti protagonisti fino all’ultimo. Migliorate in extremis le parti sul diritto alla salute e alla sicurezza e quasi raddoppiati i fondi per le carriere. Da oggi si lavora per raggiungere gli obiettivi non ancora realizzati. È stato raggiunto oggi un accordo politico sulla firma del rinnovo contrattuale del Comparto Funzioni Centrali, che si perfezionerà non appena sarà approvata la Legge di Bilancio per il 2022. Infatti, è lì che sono appostati i fondi per finanziare il nuovo ordinamento professionale, che nell’ultima settimana il Governo ha quasi raddoppiato”, così come richiesto dalla Flp.

La trattativa, avanzata ad oltranza per diversi mesi, ha permesso di richiedere soprattutto ulteriori fondi per la seconda e la terza area, già in fase di prima applicazione del nuovo contratto. Inoltre, assicura la Flp: “Abbiamo ottenuto, finalmente, che i malati oncologici, dializzati, di Covid dopo la guarigione e tutti gli altri malati che hanno avuto bisogno di terapie salvavita possano fare i controlli in malattia senza alcuna decurtazione salariale e non gravando sulle proprie ferie, come invece prevedeva il precedente contratto”.


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Flp: “Aumentata la sicurezza sul lavoro nonostante le pressioni dell’Aran”

Secondo il sindacato, nonostante un pensiero diverso dell’Aran, il nuovo contratto permetterà di aumentare la sicurezza sul lavoro. Ed anche in merito al lavoro agile, così come richiesto in più occasioni dal Segretario Marco Carlomagno, la Flp è riuscita ad ottenere il superamento della fascia di operatività, la definizione della fascia di contattabilità all’interno dell’orario di lavoro e non coincidente con esso e la previsione della corresponsione di specifiche indennità in sede di contrattazione integrativa”.

Infine, il nuovo contratto ha previsto un ingente implemento di altre forme di lavoro a distanza, tra le quali il telelavoro e il co-working, sempre in costante crescita rispetto al passato.

In realtà, già durante il confronto degli ultimi mesi, altri rilevanti modifiche erano state richieste a gran voce, a partire dall’esigibilità della perequazione dei trattamenti economici per l’ex comparto ministeri che, pur previsto dalle norme, rischiava di non essere attuato dal contratto, e l’istituzione della quarta area delle elevate professionalità. Anche su questo versante, come spiega la Flp, veementi contrasti si sono avvertiti con l’arai e con altri sindacati, che avrebbero preferito non istituirla.

Completato il processo di managerializzazione della Pa?

Proprio il processo di managerializzazione, in corso dall’inizio del millennio, aveva provato ad avvicinare il pubblico impiego a quello privato, maggiormente per la valorizzazione delle professionalità interne. “Da 36 anni nel lavoro privato esiste l’area dei quadri – anche lì inizialmente ostacolata dal sindacato tradizionale mentre nulla di tutto ciò, fino a ieri, esisteva nel pubblico impiego”, spiega la Flp.

Le dichiarazioni del Segretario Carlomagno

“Abbiamo migliorato molto, nel corso della contrattazione, l’impianto iniziale proposto dall’Aran – ha dichiarato, attraverso un comunicato stampa, Marco Carlomagno, Segretario Generale della Federazione Lavoratori Pubblici e funzioni pubbliche (Flp) – e riteniamo che sia un buon contratto per i lavoratori. Siamo riusciti, in extremis, a migliorare la tutela della salute dei malati oncologici, di Covid e con altre malattie gravi che potranno fare i controlli periodici senza essere costretti ad usare le loro ferie, abbiamo riportato alla piena contrattazione integrativa la sicurezza sui luoghi di lavoro e definito le fasce di connessione per lo smart working”.

Rinnovo accordo comparto Funzioni Centrali: “salute, sicurezza e carriera”

“Infine, aspettiamo che venga confermato in legge di bilancio l’aumento delle somme dedicate alle carriere. Se a questo aggiungiamo l’istituzione dell’Area delle Elevate Professionalità, per la quale la Flp si sta battendo da anni, e la perequazione dei trattamenti economici tra i Ministeri, possiamo dire a giusta ragione che il contratto è positivo per i lavoratori. Purtroppo la quarta area in prima battuta resterà inspiegabilmente vuota, per volontà dell’Aran e delle altre organizzazioni sindacali, ma non potrà restare così in eterno. Il rischio, sventato dalla FLP, era che non venisse affatto attivata, giacché la norma prevedeva la possibilità, ma non l’obbligo, per lacontrattazione di prevedere un’area apposita per le alte professionalità”.

“Avremmo voluto che questo contratto segnasse una svolta per le pubbliche amministrazioni, ma non c’è stato abbastanza coraggio. Le rigidità sui modelli organizzativi – che restano arcaici – e sull’uso di nuove modalità lavorative impediranno il pieno dispiegarsi delle potenzialità di una macchina amministrativa che possiede competenze inimmaginabili senza nemmeno esserne a conoscenza. Alla fine, chi ci rimette sono cittadini e imprese, per questo – conclude il Segretario Carlomagno – siamo moderatamente soddisfatti per il contratto, buono per i lavoratori ma non altrettanto per il Paese, che meriterebbe una pubblica amministrazione più efficace. Continueremo a lottare ogni giorno per ammodernare, digitalizzare e migliorare la capacità complessiva di anticipare i bisogni della collettività, nell’esclusivo interesse della nazione”.

 

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