Cronaca

Foggia, Indagato un infermiere per la morte di 16 anziani dell’Hospice locale

C’è rabbia, dolore e sconcerto a Torremaggiore all’indomani della notizia delle morti sospette di sedici pazienti ospiti dell’Hospice locale, per i quali la Procura di Foggia, che indaga per omicidio volontario, ha disposto la riesumazione delle salme, perlopiù anziani e malati oncologici. I decessi sono avvenuti nell’arco di quattro mesi, da novembre dello scorso anno a febbraio.

Hospice di foggia, pazienti sedati con farmaco Midazolam

L’alert sarebbe stato lanciato attraverso un esposto anonimo. L’ipotesi, tutta da provare, è una forma di eutanasia mascherata da cura del dolore. I sospetti sarebbero caduti su un infermiere del posto di mezza età in servizio presso la struttura sanitaria, che nel periodo in cui si sono verificate le morti sospette, avrebbe agito da ‘angelo della morte’ attraverso la somministrazione di un farmaco a base di Midazolam, un potente sedativo utilizzato soprattutto sui malati terminali per ridurre ansia ed indurre sonnolenza.

Gli accertamenti, si concluderanno nel giro di un paio di settimane, ma bisogna attendere i tempi tecnici tra 60 e 90 giorni. I consulenti sono chiamati ad accertare se nei campioni biologici prelevati vi sia la presenza del farmaco, i consulenti dovranno indicare le ragioni medico-scientifiche. Sul caso è intervenuta l’Asl di Foggia: “Questa azienda ha in corso tutte le procedure utili alla salvaguardia di pazienti e dipendenti. Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura alla quale, come di consueto, abbiamo offerto ed offriamo la più completa disponibilità, anche al fine della ricerca della verità per il bene della collettività e delle famiglie coinvolte nel caso”

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