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Francesco Totti accusato di Antiriciclaggio? Bonifici sospetti

Francesco Totti accusato di Antiriciclaggio? Bonifici sospetti. Non solo la separazione da Ilary Blasi. Altri guai, in vista per l’ex calciatore. Totti, starebbe per tornare in tribunale. La notizia, riportata da La Verità mentre lui e la nuova compagna Noemi Bocchi sono in crociera extralusso a Miami per le festività natalizie, parla di «operazioni sospette segnalate dagli addetti all’Antiriciclaggio».

Francesco Totti accusato di Antiriciclaggio?

Dai controlli effettuati nell’istituto di credito in cui il Capitano ha depositato i suoi risparmi emergerebbero importanti investimenti nelle scommesse. L’ultimo allert, sarebbe arrivato dal pool di Bankitalia e risale ad agosto: un «prestito infruttifero» di 80mila euro inviato sul conto di un’anziana pensionata residente ad Anzio. Un conto cointestato con la figlia A. M., dipendente della società Sport e salute (già Coni servizi) controllata dal ministero dell’Economia. Lo stesso giorno però quei soldi si trovano nel conto della 50enne a uno cointestato con il marito, D. M., dipendente del ministero dell’Interno e amico di Totti, e infine su quello personale dello stesso D. M.

Andando ad analizzare i movimenti della coppia, è emerso che oltre all’accredito degli stipendi, si susseguono periodicamente «bonifici domestici» in favore del marito. Come si legge sul giornale i bonifici «rivenienti da società operanti nel settore delle scommesse online», come la Malta limited terrestre, la Malta limited online e la Sa.Pa. Srl. Quindici trasferimenti per un totale di circa 87mila euro.

Inoltre, sempre nel periodo preso in esame, ben 125mila euro sono stati dirottati sui conti personali dei coniugi. In loro favore poi sono stati «negoziati» assegni bancari per un valore di 445mila euro. Si tratterebbe di una «attività opaca con controparti operanti nel settore del bet online». Interpellati al riguardo nell’ambito dell’attività investigativa, i coniugi non avrebbero fornito «adeguati chiarimenti e giustificativi» e avrebbero mostrato «un atteggiamento evasivo e non collaborativo».

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