Cronaca

Francia, bambina rapita all’uscita da scuola e uccisa a coltellate: il killer di Louise ha confessato

bambina uccisa Francia
Louise
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Ha confessato il 23enne arrestato per l’omicidio di Louise, la bambina di 11 anni uccisa a coltellate dopo esser stata rapita all’uscita da scuola in un piccolo paese dell’Essonne, a sud di Parigi, in Francia. Il sospettato, arrestato ieri insieme al padre, la madre e la fidanzata (accusati di non aver denunciato il delitto) viveva nello stesso quartiere della vittima.

Francia, bambina uccisa a coltellate: il killer di Louise ha confessato

Il dramma si è consumato in un piccolo paese dell’Essonne, a sud di Parigi. Il corpo senza vita di Louise è stato ritrovato senza vita in un bosco poche ore dopo il rapimento. L’arma del delitto non è ancora stata trovata e proseguono le indagini anche per far luce sul movente.

Il 23enne era stato arrestato nella giornata di ieri. Il ragazzo è poi crollato alle domande degli investigatori confessando l’omicidio. Ad incastrarlo anche l’esito delle analisi sulle tracce di dna rinvenute sulle mani della vittima.

Secondo i media francesi, in manette sarebbero finite anche altre tre persone: il padre, la madre, di 49 e 48 anni, e la fidanzata del 23enne sospettato del delitto. I tre sono accusati di non aver denunciato il crimine.

Giallo sul movente: le ipotesi

Secondo i media francesi, il 23enne viene descritto come un ragazzo “violento“, che in passato era già stato arrestato per piccoli furti e per aver picchiato più volte la sorellina, anche sotto gli occhi dei genitori.

Sembra anche che il ragazzo fosse estremamente dipendente dai videogiochi, un dettaglio che potrebbe essere collegato al delitto. Secondo quanto ricostruito dal quotidiano francese Le Figaro, il giorno del delitto il 23enne avrebbe giocato per diverse ore a Fortnite. Dopo aver perso una partita, in preda alla rabbia, il giovane sarebbe uscito di casa per poi incontrare sulla sua strada la ragazzina che tornava a casa da scuola. 

L’omicidio di Louise

Venerdì scorsi i genitori di Louise hanno dato l’allarme intorno alle 14, quando la bambina non è rientrata da scuola. Le ricerche sono subito partite, ma si sono concluse con un tragico epilogo poche ore dopo, quando il corpo senza vita di Louise è stato ritrovato in un bosco.

Utilizzando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza, la polizia è riuscita a ricostruire i momenti precedenti al rapimento. Louise è uscita da scuola e ha preso la strada di casa come faceva ogni giorno, ma purtroppo non è mai arrivata. Grazie all’imponente impiego di risorse da parte delle forze dell’ordine, il corpo è stato ritrovato nel Parc des Templiers, un parco situato a circa un chilometro dalla sua scuola, nel giro di poche ore.

Il corpo presentava diversi segni di percosse e ferite da arma da taglio. L’autopsia ha confermato che su Louise sono state inflitte “un gran numero di ferite provocate da un oggetto tagliente in parti vitali”. 

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