Dalla Cassazione della Francia arriva la conferma al rifiuto della estradizione in Italia di 10 ex terroristi delle Brigate Rosse. Già il 29 giugno 2022, infatti, il tribunale francese aveva negato l’estradizione chiesta dall’Italia per i 10 ex Br degli Anni di Piombo.
Francia, no all’estradizione di 10 terroristi delle Brigate Rosse
Si tratta di otto uomini, tra cui Giorgio Pietrostefani, condannato per l’omicidio Calabresi, e 2 donne, le ex Br Marina Petrella e Roberta Cappelli. La presidente della Chambre de l’Instruction aveva motivato il rifiuto con il rispetto della vita privata e familiare e con il diritto a un processo equo, garanzie previste dagli articoli 8 e 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Le reazioni
Roberto Della Rocca, presidente dell’Associazione nazionale vittime del terrorismo, sopravvissuto nel 1980 a un attentato delle Br alla Fincantieri di Genova, dove allora lavorava, ha commentato:
“È una vergogna che non ha fondamento giuridico. Io e la mia associazione facciamo appello al ministro Nordio affinché la giustizia italiana intervenga. E chiedo alla Francia: se fosse successa la stessa cosa al contrario con le vittime del Bataclan?”
Cosa sono stati gli Anni di Piombo
Gli “anni di piombo” è un termine che si riferisce a un periodo della storia dell’Italia che va dalla fine degli anni ’60 al primo degli anni ’80. È un periodo caratterizzato dalla violenza politica e dalla lotta armata tra i vari movimenti politici estremisti.
Gli anni di piombo sono stati segnati da una serie di atti terroristici e di violenze, sia da parte dei gruppi di estrema sinistra, come le Brigate Rosse, che da parte dei gruppi di estrema destra, come Ordine Nuovo. Questi gruppi erano coinvolti in attacchi contro politici, giornalisti, imprenditori, poliziotti e militari.
La lotta armata è stata accompagnata da una serie di scioperi, manifestazioni e proteste che hanno coinvolto ampie fasce della società italiana. In questo periodo si sono sviluppati anche nuovi movimenti sociali, come quello femminista e quello ecologista.
Gli anni di piombo hanno avuto un impatto significativo sulla società italiana, creando una forte polarizzazione politica e un clima di tensione e incertezza. La lotta contro la violenza politica ha portato all’adozione di misure di emergenza e alla creazione di un’ampia rete di servizi di sicurezza, ma ha anche sollevato preoccupazioni per la limitazione delle libertà civili.