La pressione politica sull’amministrazione di Capaccio Paestum si intensifica dopo la sentenza della Corte di Cassazione, che ha confermato la misura degli arresti domiciliari per il sindaco sospeso Franco Alfieri. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.
Le richieste di dimissioni si moltiplicano, arrivando sia dalle opposizioni di centrodestra che dai vertici del PD, lo stesso partito di Alfieri. Anche all’interno della maggioranza consiliare, il clima appare sempre più teso.
Franco Alfieri: richieste di dimissioni dopo la conferma degli arresti domiciliari
Nonostante il crescente fermento politico, Alfieri resiste e non sembra intenzionato a fare un passo indietro. Tuttavia, all’interno della maggioranza si registrano segnali di incertezza.
Il consigliere comunale Antonio Scariati, eletto nella lista “Franco Alfieri Sindaco”, ha preso una posizione chiara con un appello alla riflessione da parte di tutto il gruppo di governo. «Alla luce della pronuncia della Cassazione invita la maggioranza tutta ad una riflessione approfondita, affinché si possa intraprendere un percorso foriero di serenità e di speranza per la comunità di Capaccio Paestum», ha spiegato. Le sue dichiarazioni arrivano dopo mesi di tensioni e interrogativi sulla tenuta dell’amministrazione comunale di Capaccio Paestum.
L’arresto di Franco Alfieri ha avuto un impatto profondo non solo sulla gestione amministrativa dell’ente, ma anche sul clima politico locale, causando inevitabili frizioni all’interno della maggioranza consiliare.